di ANNA MARIA DI MATTEO
E’ scontro tra i sindacati e l’Atm, l’azienda che gestisce il trasporto extraurbano. Un braccio di ferro che va avanti da mesi e che ha come oggetto il mancato pagamento degli stipendi.
Neppure il tentativo di conciliazione, fatto nel corso della riunione in Prefettura, a Campobasso, ha avuto esito positivo. Così, in assenza di risposte da parte dell’azienda, Filt-Cgil e Ugl hanno proclamato 8 ore di sciopero per il 3 novembre.
L’astensione dal lavoro sarà articolata in questo modo: amministrazione, officine e biglietteria per l’intero turno, servizio di trasporto dalle 15,31 alle 23,31. Lo sciopero sarà attuato in una fascia oraria non inserita in quelle di garanzia.
Ma se lo sciopero non dovesse produrre gli effetti sperati, i sindacati sono pronti ad indire una nuova astensione dal lavoro, ma di 24 ore. «E’ l’unico strumento che abbiamo per far sentire la nostra voce – ha dichiarato Nicolino Libertone dell’Ugl – i dipendenti devono ricevere ancora molte mensilità, compresa la tredicesima e nonostante le ripetute sollecitazioni, l’azienda continua a negare il confronto, rimpallando la responsabilità con la Regione».
In effetti, i vertici dell’Atm denunciano da mesi il mancato pagamento, da parte della Regione, delle somme arretrate. Somme nell’ordine di centinaia di migliaia di euro, indispensabili per l’attività dell’azienda. La Regione, da parte sua, replica di avere i conti in ordine.
E così, in questo scaricabarile che va avanti da mesi, a pagarne le conseguenze sono i dipendenti dell’azienda e gli utenti, sempre meno tutelati, che rischiano di rimanere a piedi, pur non avendo, in tutta questa vicenda alcuna responsabilità.


