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domenica, Novembre 16, 2025

Giornata antifascista a piazzetta Palombo

EvidenzaGiornata antifascista a piazzetta Palombo

NoalFascismo123201212720-1La notizia di una prossima apertura di una sede di Casapound a Campobasso ha dato l’occasione, ma la manifestazione di musica, cultura e enogastronomia che Osservatorio sulla Repressione, Uds, Anpi, Ultrantirazzisti e Associazione 1 marzo hanno organizzato a piazzetta Palombo a Campobasso vuole andare oltre: attirare l’attenzione sul pericolo del diffondersi di idee fasciste, leghiste, razziste, omofobe, sessiste e violente.

“Questa manifestazione serve a risvegliare le coscienze – ha detto Giuseppe Colecchia, uno degli organizzatori – non ci piacciono queste idee di nazionalismo spinto che si stanno diffondendo, sono dannose. Noi vogliamo affrontare i problemi di questo momento storico in maniera opposta rispetto a quelli che la cultura fascista in senso stretto propone, il rifiuto per il diverso. Noi parliamo di accoglienza”. Quindi contrastare, anche nel Molise, l’insediamento di tali idee che non accettano i cambiamenti storici e che, cavalcando l’onda della crisi economica, tentano di riversare sugli immigrati, che provano a inserirsi e a farsi accettare nella nuova realtà, la rabbia e le preoccupazioni della gente.

In ogni città dove questi gruppetti di Casapound si sono insediati – vedi Isernia – sono insorti problemi di aggressione verso le organizzazioni e sindacati di sinistra e verso i profughi ospitati nelle strutture, dicono i manifestanti. “Stiamo vivendo un momento molto delicato – commenta Hikmet Aslan, presidente dell’associazione Primo Marzo – dobbiamo stare attenti. Si continua a fare discorsi di razza, si dividono le persone in base alla provenienza. La razza non esiste, esiste solo quella umana. Siamo tutti esseri umani. Noi siamo qui oggi per ribadire che non ci piacciono queste idee che parlano di diversità tra le persone”.

E rispolverare le idee fasciste o meglio, non abbandonarle definitivamente, è un tradimento della Resistenza e della Costituzione e una minaccia per tutti coloro che oggi sono i deboli della società. A dirlo è Giovanni Morettini, figlio di un partigiano scomparso da poco: “Stiamo perdendo l’eredità di chi ha combattuto ed è anche morto per salvare l’Italia dal Fascismo. I giovani devono ritrovare il contatto con le idee di chi ha dato la vita per la libertà”.

MartMa

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