18.7 C
Campobasso
domenica, Novembre 16, 2025

Ricorsi contro l’Egam, la decisione del Tar rinviata all’udienza di merito del 19 aprile. Cresce l’attesa dei 16 sindaci e dei cittadini

AperturaRicorsi contro l'Egam, la decisione del Tar rinviata all'udienza di merito del 19 aprile. Cresce l'attesa dei 16 sindaci e dei cittadini

tar1di ANNA MARIA DI MATTEO

Dovranno attendere il 19 aprile del 2016 per conoscere quella che sarà la decisione dei giudici del Tar sui ricorsi presentati contro l’istituzione dell’Egam. I sedici sindaci, 8 della provincia di Campobasso, altrettanti della provincia di Isernia,  si erano rivolti alla giustizia amministrativa, assistiti dagli avvocati Massimo Romano, Pino Ruta e Margherita Zezza. Al Tar si è tenuta la camera di consiglio per la discussione sulle istanze cautelari. Il Collegio ha deciso di fissare l’udienza pubblica ad aprile , quando i giudici si pronunceranno direttamente nel merito. Dunque tutto rinviato alla prossima primavera. “I ricorsi promossi sono due –hanno spiegato, in una nota i tre avvocati – l’uno nell’interesse dei Comuni con popolazione superiore a mille abitanti, l’altro di quelli con popolazione inferiore a tale soglia demografica. Mentre per il primo ricorso era stata concordata già in camera di consiglio la cosiddetta riunione al merito, ossia la rinuncia alla sospensiva –hanno proseguito gli avvocati – per i Comuni al di sotto dei mille abitanti era stato richiesto un pronunciamento cautelare, invocato dai legali sul presupposto della deroga legislativa prevista per gli enti con popolazione inferiore a mille abitanti, ricadenti in territorio montano e titolari della gestione diretta del servizio idrico. Anche per essi, dunque, il Tar Molise ha ritenuto di fissare, per la decisione, l’udienza pubblica del 19 aprile, ritenendo che le ragioni dei ricorrenti siano pienamente tutelabili con un pronunciamento nel merito previsto, peraltro, in tempi ravvicinati”, hanno concluso Romano, Ruta e Zezza.

Resta quindi aperta la vicenda legata all’istituzione dell’Egam,  decisa dalla Giunta regionale, guidata da Paolo Frattura, con delibera numero 285 del 15 giugno. Un ente contro il quale si erano  immediatamente mobilitati 16 amministrazioni comunali:  Campodipietra, Montefalcone del Sannio, Sepino, San Polo Matese, Campochiaro, Bonefro, Guardiaregia e Busso, Roccamandolfi, Cantalupo, Sant’Agapito, Castelpizzuto, Belmonte del Sannio, Acquaviva d’Isernia, Pescolanciano e Civitanova del Sannio. Alla base dei ricorsi, presunti vizi formali, come la incompetenza della Giunta regionale e sostanziali, come l’incostituzionalità dell’articolo 7 del decreto Sblocca Italia. Ai sedici Comuni si sono aggiunti, in un secondo momento anche quelli di Longano e Castellino che avevano inizialmente aderito all’Egam, tornando poi indietro e rivolgendosi direttamente al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Un no deciso all’aumento delle tariffe, uno no deciso al rischio privatizzazione delle risorse idriche, che sono e devono rimanere pubbliche”, è l’appello dei diciotto sindaci molisani.

Ultime Notizie