di ANNA MARIA DI MATTEO
La violenta ondata di maltempo che a messo sott’acqua mezzo Molise ha riproposto, con tutta la sua gravità, l’assenza della Protezione civile. Un servizio necessario, indispensabile in caso di calamità ma che evidentemente il presidente della Regione Frattura ed il consigliere delegato Salvatore Ciocca non lo considerano tale, visto che senza colpo ferire, pochi mesi dopo il loro insediamento, hanno smantellato tutto.
Della Protezione Civile e della colonna Mobile, prese come esempio di efficienza e di professionalità anche a livello nazionale, non è rimasto nulla. L’assenza del servizio si è sentita, eccome, proprio in occasione della violenta perturbazione che ha allagato gran parte del Molise. In azione uomini e mezzi dei Vigili del Fuoco, dell’Anas , delle forze dell’ordine e dei Comuni. Mancava, però, la Protezione Civile. Un’assenza che si contrapponeva alle immagini arrivate, quasi in contemporaneamente, dalla vicina Campania, dove, invece, la Protezione Civile ha funzionato ed è stata in prima linea a coordinare i soccorsi.
Una gestione, dunque, deficitaria dell’emergenza che, vale la pena ricordarlo, ha messo a rischio l’incolumità dei cittadini e del territorio. Solo per fortunate circostanze non c’è scappato il morto.
Ed allora, viene da chiedersi che fine abbiano fatto i piani comunali per l’emergenza e i presidi territoriali per salvaguardare l’incolumità delle persone. E dove sia finito il sistema che rileva, in tempo reale, lo stato della pioggia e della portata dei corsi d’acqua. Nessuna traccia dei canotti, delle idrovore, in dotazione alla Protezione Civile e sistema delle comunicazioni sostanzialmente non funzionale. Un servizio costato milioni di euro del quale è rimasto ben poco: qualche vecchia autobotte e pochi mezzi abbandonati nei depositi.
E di tutto questo i cittadini del Molise devono ringraziare il governatore Frattura e il suo braccio destra Ciocca. Insieme hanno dimostrato di essere bravi a distruggere tutto ciò che di buono era stato fatto fino ad oggi in Molise. Una regione che è all’anno zero.



