Quando alle parole seguono i fatti. E’ proprio il caso di dirlo visto che è stato deciso che il Frecciarossa in Puglia farà un’altra fermata, precisamente a Lecce allungando addirittura la tratta che fino ad oggi invece si fermava a Bari. Qualcuno l’ha già ribattezzata la riscossa del Salento, che ha intrapreso un’impegnativa battaglia di territorio pur di vedere il treno rosso arrivare fino a Lecce. La notizia è stata ufficializzata ieri al termine dell’incontro a Roma tra il pesidente della Puglia Michele Emiliano e il ministro Del Rio che ha comunicato la decisione di Trenitalia di allungare il percorso del Frecciarossa fino in Salento al massimo entro l’inizio del nuovo anno, aggiungendo addirittura un ulteriore convoglio, dunque anche con un impegno economico importante. Una vittoria soprattutto per il territorio con una mobilitazione che ha visto fianco a fianco istituzioni e cittadini, con una petizione avviata dal QuotidianodiPuglia e che è stata capace di raccogliere 30mila firme, tra la sottoscrizione online e quella negli esercizi pubblici. Proprio i giornali oggi parlano di «una battaglia simbolo del desiderio di rivalsa di un territorio, appoggiata a livello politico da una potente azione parlamentare e delle istituzioni locali». Insomma quello che invece manca al Molise, visto che al momento è l’unica regione tagliata fuori dalla tratta del Frecciarossa. Alle rassicurazioni fornite solo a voce dal ministro Del Rio al momento, da quello che si sa, non sono seguiti passi concreti. E anche l’iniziale reazione di protesta dei cittadini sembra essersi smorzata, basti pensare che la petizione online avviata da subito ha raggiunto a malapena le 1300 firme. Numeri striminziti se paragonati alla raccolta firme pugliese. Numeri che se da un lato penalizzano la nostra regione, dall’altro evidenziano ancora una scarsa voglia di riscatto dei molisani.
Il Frecciarossa si allunga fino a Lecce, ma continua a non fermare a Termoli
