17.4 C
Campobasso
giovedì, Ottobre 23, 2025

Campobasso, la Squadra Mobile sventa un’articolata truffa ai danni di un gioielliere

AperturaCampobasso, la Squadra Mobile sventa un'articolata truffa ai danni di un gioielliere

operazione-omega1-300x168Una truffa organizzata nei minimi dettagli, articolata ai danni di un gioielliere di Campobasso ma sventata dai poliziotti della Squadra Mobile e dalla stessa vittima del tentato raggiro
Il commerciante del capoluogo era stato contattato a telefono. “Sono un imprenditore” così si era spacciato l’uomo, con accento napoletano, dall’altra parte della cornetta, dicendosi interessato all’acquisto di alcuni orologi “Omega”. 5 in particolare per un importo di 15 .850 euro da pagare attraverso assegno circolate. Dato l’assenso alla trattativa, non fidandosi però, il gioielliere ha voluto verificare l’assegno concordando un incontro con l’acquirente. Intanto ha avvertito la polizia.
All’appuntamento in una banca in Via Principe di Piemonte si è presentata una donna di 51 anni, campana, per conto del sedicente imprenditore con l’assegno circolare. Il direttore della filiale ha telefonato alla banca di Torre del Greco, recuperando il numero dall’elenco ufficiale dell’Abi. Convinto di parlare con l’istituto di credito ha avuto le informazioni e le garanzie per l’effettuazione del versamento sul conto corrente del gioielliere. Ma le verifiche della Mobile hanno portato alla luce la truffa. La telefonata alla banca di Torre del Greco in realtà era stata deviata a un complice della donna e non alla filiale, il cui centralino da giorni risultava avere guasti. Inoltre, si è scoperto che il numero da cui chiamava il falso imprenditore era da utenza intestata a una multinazionale di Milano.
Quando la donna, a transazione effettuata ha ritirato gli orologi è stata bloccata e arrestata dai poliziotti. Aveva una carta di identità falsa, emessa a favore della presunta titolare del conto della banca di Torre del Greco dal quale sarebbe stato tratto l’assegno utilizzato per pagare gli orologi, ma il cui numero di documento è riferibile a una carta di identità rilasciata dal comune di Milano a un uomo che prima ne ha denunciato lo smarrimento e poi l’ha ritovata e restituita per essere distrutta. Nessun assegno era stato emesso con quel numero e importo dalla banca campana, ma era clonato, negoziato prima in un’altra filiale e per diverso importo. Un raggiro uguale era stato fatto ai danni di un altro gioielliere di Castel Di Sangro
Per la donna le accuse sono truffa aggravata, sostituzione di persona e uso di carta di identità falsa.
I dettagli dell’operazione sono stati illustrati dal dirigente della sQuadra Mobile di Campobasso Raffaele Iasi.

Ultime Notizie