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venerdì, Aprile 19, 2024

Galleria incompiuta a San Giuliano di Puglia, la Guardia di Finanza ipotizza un danno erariale di 17,5 milioni di euro. Udienza alla Corte dei Conti

AperturaGalleria incompiuta a San Giuliano di Puglia, la Guardia di Finanza ipotizza un danno erariale di 17,5 milioni di euro. Udienza alla Corte dei Conti

galleria san giulianoLe comunità aspettano da anni un’opera che avrebbe risolto i problemi della viabilità per l’intero territorio. Ma della galleria di San Giuliano di Puglia, parte di un progetto più ampio chiamato Circumlacuale, restano solo duecento metri scavati nella collina e poi un muro che ha fatto svanire le speranze di collegamenti più veloci verso Termoli e la costa.
L’intervento è ora finito sotto la lente della Guardia di Finanza. Il nucleo di polizia tributaria di Campobasso ha segnalato alla Procura regionale della Corte dei Conti un presunto danno erariale di circa 17 milioni e 500mila euro. Venticinque le persone, coinvolte all’epoca a vario titolo nelle procedure e ritenute responsabili in base a quanto ricostruito dai finanzieri. Si tratta di funzionari e dirigenti della Comunità Montana Fortore Molisano di Riccia, della Regione Molise e del Provveditorato interregionale per le opere pubbliche di Campania e Molise nonché di alcuni amministratori comunali e regionali.
Gli accertamenti istruttori, disposti dal procuratore regionale della Corte dei Conti, Carlo Alberto Manfredi Selvaggi e condotti dai finanzieri del reparto specializzato hanno messo in evidenza una presunta illecita gestione dell’appalto. Le fiamme gialle hanno ipotizzato perizie di variante illegittime, incarichi professionali conferiti in contrasto con la normativa del settore e altri aspetti poco chiari.
In sostanza, in base alle indagini, i lunghi tempi di esecuzione dei lavori sarebbero stati ricondotti impropriamente a problemi geologici e a modifiche della normativa. In realtà – hanno osservato gli inquirenti – i tempi più lunghi dell’appalto erano da imputare al fatto che l’impresa, per ovviare ai difetti e alle carenze del progetto migliorativo dalla stessa proposto, è arrivata, con la connivenza dei soggetti coinvolti a vario titolo, a parziali varianti, reiterate durante i lavori fino a una inammissibile conduzione a regia dell’appalto.
La Finanza ha quindi evidenziato, a distanza di tanti anni, il fatto che ad oggi non vi sia alcun beneficio per la collettività, l’inutilizzabilità dell’opera nonostante lo sforzo finanziario della Regione e l’abbandono del cantiere.
La storia di un’incompiuta che avrebbe risolto i problemi dell’isolamento e che invece – hanno evidenziato dalla Guardia di Finanza del capoluogo – è stata pagata dai contribuenti a peso d’oro.
I cittadini si chiedono se mai questo cantiere potrà ripartire. Per ora non ci sono atti programmatici o di finanziamento da parte della Regione per far fronte ai costi di esecuzione dell’intervento nel frattempo lievitati.
Servirebbero circa cento milioni di euro.

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