di ANNA MARIA DI MATTEO
Il Comune di Campobasso ha annunciato l’affidamento, ad Equitalia Sud, del servizio di riscossione coattiva dei tributi. La conferma è arrivata direttamente dal sindaco Antonio Battista, che ha definito prioritario, per le casse comunali, recuperare le somme non versate dai contribuenti.
Una notizia che però ha provocato la dura presa di posizione del segretario regionale della Uiltucs, Pasquale Guarracino, che ha criticato la decisione assunta dal Comune. Già, perché vale la pena ricordare che da circa due anni 70 persone, ex dipendenti di Esattorie Spa, sono senza un posto di lavoro, nonostante gli annunci ed i proclami del presidente della Regione Frattura che aveva promesso di chiudere in tempi rapidi la vertenza. Così non è stato, visto che ad oggi l’unico passo avanti fatto di recente è stata l’aggiudicazione del bando di gara da parte della Ica Srl di La Spezia.
«E’ vero che la Regione non ha individuato in tempi rapidi, una soluzione, come promesso – ha precisato il sindacalista – ma ci si aspettava un’adesione massiccia dei Comuni al bando di gara, gestito da Ali Comuni molisani, in qualità di centrale di committenza. Invece – ha proseguito Guarracino – in barba ad ogni logica, al buonsenso e soprattutto alla tutela occupazionale dei propri cittadini rimasti senza lavoro, il Comune di Campobasso ha pensato bene di agire in autonomia, affidando il servizio di riscossione dei tributi locali ad Equitalia Sud, senza occuparsi minimamente dei 70 professionisti del settore rimasti disoccupati. Possibile che il sindaco, il vice sindaco e tutti i consiglieri comunali non fossero a conoscenza del problema dei 70 ex dipendenti della Esattorie Spa? – ha proseguito il sindacato – Viene da pensare che la questione sia stata volutamente ignorata».
La Uiltucs a questo punto, oltre a chiedere un incontro urgente al sindaco Battista, chiede anche di prendere visione del contratto di affidamento del servizio stipulato con Equitalia Sud, per valutare la possibilità di assumere almeno una parte dei disoccupati.
«Esigiamo risposte chiare e soprattutto una assunzione di responsabilità da parte del Comune di Campobasso», ha concluso Guarracino.
La decisione del Comune di fare da sè non è altro che la conseguenza, diretta, dell’inerzia dimostrata fino ad oggi dalla Regione che, a distanza di due anni dalla chiusura di Esattorie Spa, non ha ancora trovato una soluzione, perché, è la denuncia dei sindacati, ad oggi nulla si sa delle intenzioni dell’azienda aggiudicataria della gara. Sulla carta dovrebbe riassorbire se non tutti almeno una parte dei 70 ex dipendenti di Esattorie, ma all’atto pratico non ha mosso alcun passo in quella direzione, lasciando nello sconforto quanti, da due anni aspettano di conoscere il loro destino.



