Il rifugiato siriano Osama Abdul Mohsen, sgambettato la settimana scorsa alla frontiera con la Serbia dalla giornalista ungherese Petra Laszlo ha detto oggi a Madrid che quello della tele-operatrice è stato “un atto disumano” ed ha chiesto che venga fatta “giustizia”.
Le immagini dell’incidente hanno fatto il giro del mondo e suscitato una ondata di indignazione. Mohsen stava correndo con il figlio di 7 anni Zaid in braccio. La cronista è stata licenziata in tronco. Il rifugiato, ex-allenatore di un club della prima divisione di calcio siriana, è giunto la notte scorsa a Madrid, su invito della Cenafe, la scuola allenatori di Getafe. “Non le perdono” ha detto della giornalista ungherese: “come abbia potuto fare una cosa simile a un padre con un bambino in braccio”.