Le prime telefonate sono arrivate già ieri sera. Dall’altro capo della cornetta la voce dell’addetto alla portineria dello Zuccherificio del Molise: «Domani devi presentarti a lavoro». Uno scherzo? No, tutto vero. Da oggi sono tornati in fabbrica almeno venti dipendenti tra dirigenti e impiegati. E da domani iniziano a rientrare gli operai che dovranno avviare la manutenzione. Colpo di scena, dunque, in contrada Perrazzeto, dove la curatrice fallimentare Mirella Mileti insieme all’amministratore unico Fabio Marone si erano dati ancora qualche ora di tempo per decidere sul tipo di campagna da fare. E invece alla fine hanno scelto di non aspettare più nulla e nessuno e di fare la micro campagna accendendo parte della fabbrica. Addio mini impianto trasportabile, dunque e addio anche ai 100mila euro che erano stati dati come caparra per affittare il macchinario. Dalle voci che circolano tra gli operai, i quali però non sono stati informati da nessuno, l’obiettivo è quello di fare la campagna per almeno 20 giorni, dando lavoro a quasi tutti i dipendenti. 61 infatti verranno richiamati su 79. Si parte dunque con la manutenzione e poi arriveranno anche gli altri colleghi nel momento in cui si deciderà di far partire la produzione. Il piano che curatrice fallimentare e amministratore unico hanno in mente non è ancora chiaro. Probabile che verranno lavorate anche le bietole già pronte e disponibili di Diego Volpe Pasini che nei mesi scorsi aveva seminato 80 ettari. Quelle della Srl non sono ancora pronte. Pasini dovrebbe fornire anche il gas, ma per il momento il patron di Aria Food non ha ricevuto alcuna comunicazione. L’interrogativo che però ora ci si pone è «come è possibile che fino a un mese fa non c’erano risorse e si pensava a soluzioni tampone per risparmiare su macchinari e dipendenti». Cosa è cambiato oggi? I soldi allora ci sono? Domande a cui solo la Mileti può rispondere.
Colpo di scena allo Zuccherificio: richiamati gli operai al lavoro. Si parte con la manutenzione
