48 ore di tempo per decidere che fare dell’ultimo stabilimento rimasto aperto nel Meridione. Per mercoledì infatti verranno sciolte tutte le riserve. E’ stata una lunga mattinata di riunioni allo Zuccherificio del Molise. La curatrice fallimentare Mirella Mileti, insieme all’amministratore unico Fabio Marone ha incontrato prima i capi fabbrica poi i sindacati per capire se ci sono i margini per accendere parte dell’azienda e chiamare a lavorare quasi tutti gli operai anche solo per 15 giorni. Alcuni si occuperanno della produzione, altri si dedicheranno alla manutenzione, per conservare al meglio i macchinari in vista del possibile arrivo di un nuovo proprietario. Intanto, nel frattempo le già precarie casse dello Zuccherificio, si trovano a dover fare i conti con una nuova spesa imprevista. Due giorni fa nel reparto essiccatoio sono stati rubati cavi elettrici per un valore di 150mila euro. Stesso tipo di furto messo a segno anche negli scorsi anni. La Mileti ha chiesto ai capifabbrica di farle sapere se è possibile, e quanto denaro ci vuole per far ripartire una piccola parte della fabbrica. Tempo fino a mercoledì quando di fronte a un quadro più chiaro la curatela deciderà se richiamare tutti a lavorare o se invece tornare sui suoi passi e optare per il mini impianto trasportabile. Per venerdì invece ha riconvocato i sindacati per affrontare discorsi su mobilità volontaria e adesione alla cassa integrazione. Non ha fatto alcun riferimento all’incontro avuto pochi giorni fa con il patron di Aria Food Diego Volpe Pasini, mentre avrebbe parlato di tre gruppi interessati all’acquisto e non più cinque, come aveva invece inizialmente detto a Telemolise. A fine settembre al nono bando con un importo a base d’asta di 9milioni e 300mila euro potrebbe finalmente rispondere qualcuno.
Zuccherificio: 48 ore di tempo per decidere sulla campagna. Intanto essicatoio ko per furto di rame
