12.6 C
Campobasso
mercoledì, Aprile 24, 2024

Isernia. L’impegno del ministro dell’Istruzione Giannini: faremo delle aree interne un punto di rilancio, non di fuga

AperturaIsernia. L'impegno del ministro dell'Istruzione Giannini: faremo delle aree interne un punto di rilancio, non di fuga

ministro istruzione giannini al majorana di iserniaUna visita a sorpresa, ma non proprio casuale quella del ministro dell’Istruzione Stefania Giannini in provincia di Isernia. Per l’inizio del nuovo anno scolastico ha voluto prestare attenzione alle realtà più periferiche, organizzando due appuntamenti nel capoluogo e uno a Carovilli, dove ha presentato il programma nazionale del «La buona scuola delle aree interne» : «È un progetto veramente importante, direi con una valenza strategica, che il Governo destina non solo al settore della scuola, ma anche a quello della sanità e delle infrastrutture. Vogliamo fare di queste aree del Paese, il 60% della superficie del nostro Paese e il 23% della popolazione attiva, un punto di rilancio, un punto di forza. E non di fuga». La visita del ministro è cominciata dall’istituto Majorana-Fascitelli di Isernia. Ad accoglierla c’erano il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Anna Paola Sabatini, il dirigente scolastico Lina Di Nezza e numerose autorità. La Giannini ha visitato i laboratori, le classi e incontrato alcuni studenti in palestra: «Non abbiate paura – ha detto loro – neppure di chiedere aiuto e confrontarvi. E siate sempre curiosi. Questo – ha aggiunto – é un anno speciale perche voi siete i protagonosti, magari anche criticando ciò che non vi piace. La scuola deve servire proprio a questo a rendervi uomini e donne liberi. Questa é buona scuola per me». Subito dopo il ministro ha raggiunto la sede di San Lazzaro dell’istituto comprensivo San Giovanni Bosco. Il ministro ha spiegato così la scelta: “Ho aperto l’anno scolastico a Isernia per testimoniare, con la mia presenza, un segnale di attenzione a questo territorio». La Giannini ha risposto anche ad alcune domande sui temi più attuali nel dibattito nazionale. Sul referendum contro la Buona Scuola ha detto: «Non riguarda noi, ma quelli che lo stanno facendo”, mentre sull’edilizia scolastica ha parlato della disponibilità di «tre miliardi e 450mila euro. Di cui uno e mezzo già investito». Sulla manifestazione dei sindacati del 9 ottobre: «I i sindacati fanno il proprio mestiere. Il governo fa il proprio mestiere”. Mentre sul verso aziendalista della riforma, ha risposto: «Hanno letto un’altra legge. Presidi padroni? Non esistono in questa legge. La 107 dà loro responsabilità”. Il ministro Giannini ha risposto anche alle polemiche sulla stabilizzazione dei precari. Il governo è stato accusato di aver fatto assunzioni al buio, spedendo i docenti anche a centinaia di chilometri lontano da casa: «Le proposte di assunzione sono state accettate dalla stragrande maggioranza degli insegnanti (oltre il 97%). La proposta di un lavoro stabile dopo anni di attesa mi sembra una straordinaria opportunità. È un diritto di la aspettava, è un diritto della scuola di avere continuità didattica. Il fatto che per alcuni sia stato necessario spostarsi, è una legge fisica del Paese: gli insegnanti – ha concluso – vanno dove stanno gli studenti».

Ultime Notizie