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venerdì, Marzo 29, 2024

Voucher, lo scandalo dilaga: a Ferragosto altri 300mila euro verso la Planet Call. Il caso era stato denunciato a Procure, Prefettura e Consiglieri regionali

AperturaVoucher, lo scandalo dilaga: a Ferragosto altri 300mila euro verso la Planet Call. Il caso era stato denunciato a Procure, Prefettura e Consiglieri regionali

Call-Centerdi PASQUALE DI BELLO

Si allarga lo scandalo dei voucher formativi destinati all’occupazione. In pieno agosto stanziati altri 300mila euro: andranno anche alla Planet Call Direct. La società, unica partner dei progetti formativi legati all’iniziativa, è “sospettata” di aver curato la campagna elettorale per il presidente Frattura e l’assessore Petraroia.

Il fatto di per se non prova niente, se non che nelle tubature di questa miserrima Regione qualcuno abbia inserito il più potente sonnifero in circolazione. Se la segnalazione che noi abbiamo ricevuto (che siamo disposti a richiesta ad esibire) è stata recapitata a tutti gli altri soggetti in indirizzo, la vicenda, anzi lo scandalo dei voucher formativi assume contorni inquietanti e sinistri. La nota che ha innescato la nostra inchiesta è stata inviata (questo dice la copia in nostro possesso), nell’ordine: al Prefetto di Campobasso, al Procuratore della Repubblica di Isernia, al Procuratore della repubblica di Campobasso, a tutti i Consiglieri regionali e agli Organi di informazione. A scrivere la lettera, ai primi di agosto, è stata una fantomatica “Associazione Nazionale Operatori di Call Center (sede operativa “Molise”). Una sigla che non vuol dire assolutamente nulla e dietro alla quale, probabilmente, si nasconde gente bene informata ma che preferisce l’anonimato. Funziona così, nella maggior parte dei casi. Nella maggior parte dei casi è così che partono le migliori inchieste: da una segnalazione anonima. Chiaramente bisogna avere tempo e voglia di scavare. Evidentemente, tra i signori in indirizzo siamo stati gli unici (da che ne sappiamo) ad impugnare il badile e scavare tra la montagna di merda (come avrebbe detto il povero Peppino Impastato) che la mano anonima c’aveva indicato. Non sappiamo delle Procure, che indagano in segreto, ma quanto al resto c’è stato un silenzio di tomba, di tutta l’informazione e di tutti i consiglieri regionali: da quelli ad una stella a quelli a cinque stelle. Maggioranza e opposizione. Noi, invece, abbiamo fatto come dice l’immaginario “Manuale del bravo Giornalista” alla prima pagina; abbiamo proceduto con le necessarie verifiche che sono risultate tutte corrispondenti alla segnalazione. Poi ci siamo messi al lavoro, ricostruendo l’intreccio di fili e nodi e, quando l’ordito e la trama sono stati completati, abbiamo fatto quello che era la naturale conseguenza di tutto: girare il tappeto per vederne il disegno. Con era facile immaginare, quale che sia la trama e l’ordito, quando si lavora col badile spunta sempre lo stesso disegno: una tavoletta di legno appoggiata ad un vasone di ceramica.

Ma la storia non finisce qui, al “tutti erano stati informati” e al “nessuno si è rimboccato le maniche”. La storia, carte alla mano, è ancora peggiore. Alla pagina numero due dell’immaginario “Manuale del bravo Giornalista” c’è scritta un’altra regola: dopo le verifiche, restare sulla pista e cercare ulteriori prove ed elementi a sostegno dell’inchiesta. Cosa che, se la pista è buona, inevitabilmente accade. Certo, anche qui bisogna andare giù di badile e tappi alle narici.

Quella che abbiamo già raccontato nella prima parte dell’inchiesta, è la storia dei voucher formativi destinati all’occupazione, 600mila euro che, di riffa o di raffa, convergono in direzione della Planet Call Direct, società che avrebbe curato la campagna elettorale del presidente della Giunta, Frattura, e del vice presidente, Petraroia. A quanto già raccontato, oggi si aggiunge un ulteriore elemento. Anzi, ulteriori 300mila euro assegnati il 14 agosto (sotto il solleone più feroce) al TREND, l’ente di formazione professionale che in un primo momento era stato escluso dall’assegnazione dei fondi perché, pur avendo conseguito un ex aequo nel punteggio complessivo (60 punti) con gli altri enti aggiudicatari, Momento Formativo e Asia Onlus, era giunto con un secondo di ritardo al protocollo della Regione. Un secondo reale. Gli altri, magicamente, rispondo in contemporanea il 20 maggio alle ore 08:00:02 (a due secondi dalla apertura del bando) e il TREND alle 08:00:03. I soldi stanziati dal bando sono 600mila euro, i due enti  aggiudicatari presentano progetti identici per lo stesso identico valore (sic!): 299mila 475 euro, e la festa finisce. I quattrini vanno a chi si è presentato prima allo sportello. I progetti del TREND, dice Determina del Direttore dell’Area III (n. 77 del 17 giugno 2015): “Risultano aver superato il punteggio minimo per l’ammissibilità della proposta, ma non risultano allo stato finanziabili per insufficienza di risorse”. Risorse che, in conclusione della precedente parte dell’inchiesta, avevamo “malevolmente” immaginato che si sarebbero trovate. Mai previsione fu più semplice.

A trovarli c’ha pensato una Determina dirigenziale (n. 208 del 14 agosto 2015) firmata dal Direttore del servizio Politiche per l’occupazione dell’assessorato al Lavoro, dott. Claudio Iocca. Altri 300mila euro a valere sul POR Molise FSE 2007 – 2013 che vanno a finanziare un altro progetto legato alle attività di call center: “Gestione dei servizi di telecomunicazione – gestione e marketing delle vendite”. L’effetto della determina è “lo scorrimento della graduatoria ancora aperta […] per l’attribuzione dei voucher formativi” andando così a “finanziare l’istanza presentata il 20 maggio 2015 ora 8:00:03 da parte dell’organismo di Formazione TREND associazione culturale (in qualità di soggetto proponente) e della società Planet Call Direct srl, in qualità di soggetto promotore. Facciamo allora due passi indietro, per una migliore comprensione.

C’è una società, in questo caso la Planet Call Direct (quella che avrebbe curato la campagna elettorale per Frattura e Petraroia), che si rivolge a tre diversi enti a fronte di un suo processo espansivo. Cioè “individua un organismo di formazione accreditato nella regione Molise (in questo caso tre ndr.) al quale esprime il suo fabbisogno occupazionale” (art. 4 del bando). Chi chiede che venga formata manodopera ai fini dell’assunzione è individuato come “soggetto promotore” (art. 4 del bando), chi formalmente elabora e realizza il progetto è invece il “soggetto proponente” (art. 5 del bando), ovvero gli enti. Dov’è allora quantomeno l’anomalia in questo affare che è già costato alla collettività l’impegno di 900mila euro? E’ che i soggetti proponenti, gli enti (che qui hanno rilevanza minore) cambiano (Momento Formativo, Asia Onlus e TREND) mentre resta sempre uguale la società interessata ad assumere manodopera, la Planet Call Direct che, nelle more di assunzioni che probabilmente non verranno mai fatti, incassa i robusti proventi derivanti dall’attività formativa. Da quella che nei progetti viene indicata come “work experience”, cioè la parte pratica della formazione e che assorbe quasi la totalità delle ore previste dai corsi.

Allora va fatta una semplice domanda. Posto che gli operatori di call center in Molise non trovano spazio e, purtroppo, in questa particolare congiuntura vengono licenziati, a quale analisi di mercato fa riferimento la Planet Call Direct per stimare il proprio fabbisogno occupazionale e, soprattutto, quante unità intende assumere nel proprio organico? Il bando parla di un minimo di quattro assunzioni obbligatorie per ogni progetto (art. 5) che, nei progetti presentati, arrivano a ventitre cadauno per un totale, al momento, di  sessantanove persone. Davvero un bel record per un’azienda che al momento vanta solo due dipendenti all’attivo. E soprattutto un bel coraggio, visto che tutti i formati andranno a ricoprire (ma vi andranno realmente) il ruolo di operatori di call center e qualifiche similari, ruoli per i quali in Molise, lo ripetiamo, non si assume ma si licenzia.

La nostra inchiesta (al momento) finisce qui, con una domanda a Frattura, a Petraroia e ai signori della società in odore di favori politici: è o non è la Planet Call Direct srl l’azienda che ha curato la campagna elettorale e i sondaggi per il presidente e il vice presidente della Giunta regionale del Molise? Se non volete rispondere a noi, rispondete almeno a tutti gli altri soggetti informati e che hanno ignorato la vicenda. La risposta vale lo stesso.

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