La sanità molisana sta morendo e l’agonia è lenta, ma se il sistema ancora non crolla lo si deve solo ai lavoratori del settore, che operano con sacrificio, abnegazione e passione. Un lavoro quotidiano, al servizio della gente, tra mille difficoltà. Lo evidenziano Cgil, Cisl, Uil Fials Confsal ed Fsi in una lettera aperta agli stessi operatori della Sanità, ai cittadini e soprattutto al direttore generale dell’Asrem e alla struttura commissariale, a Frattura. Come segno di protesta nei confronti di istituzioni e politica sorde e incapaci a dare risposte razionali, oltre che adeguate, che garantiscano la salute delle persone, la sicurezza dei dipendenti del comparto, i sindacati invitano i lavoratori della sanità a portare, da adesso, un segno di lutto. Una presa di posizione simbolica, ma netta e forte “Perché – dicono -– in questa delicata fase lo sciopero generale potrebbe risultare un atto irresponsabile oltre che facile bersaglio di inutili strumentalizzazioni. Scioperare oggi significherebbe accelerare la morte della sanità abbandonando a sé stessi malati già trascurati, dimenticati da istituzioni e politica”. Detto questo le organizzazioni sindacali tengono però a precisare che non rinunciano alla possibilità di organizzare forme di protesta collettive, nemmeno allo sciopero se necessario e in casi estremi. “Ma non permettiamo a nessuno – concludono – di scaricare la responsabilità sugli ultimi né su chi denuncia lo stato del settore”.
Cgil, Cisl, Uil, Fials ed Fsi e la rappresentaza sindacale unitaria aziendale chiedono, quindi, ai lavoratori e le lavoratrici della sanità di sostenere l’iniziativa di portare un segno di lutto per non dimenticare la morte del comparto
Sanità, l’appello dei sindacati ai lavoratori del comparto
