Da qualche giorno ad Agnone sta suscitando interesse quella che ha tutta l’aria di essere la Tavola Osca, il prezioso reperto individuato nel territorio di Capracotta che ha permesso agli i studiosi di ricavare informazioni importanti sui Sanniti. Esposta a palazzo Bonanni, nel centro storico della Atene del Sannio, sta destando molta curiosità perché chi mastica un minimo di sotria locale sa benissimo che non dovrebbe trovarsi lì, bensì al British Museum. È stata forse prestata dal museo londinese? Oppure è solo una copia? Non si sa. Qualcuno ha ipotizzato che in realtà sia questa l’originale. Non a caso il CNR ha già dato il via a una serie di accertamenti. Ma come nasce questo enigma? Perché ci sono dei dubbi? Per capirlo, bisogna tornare indietro nel tempo, quando cioè la Tavola Osca fu acquistata per essere poco dopo rivenduta. Siamo nell’Ottocento e dopo il ritrovamento fu fatta una copia. Ora bisogna capire se quella venduta a Roma (e poi giunta a Londra) sia una copia o l’originale. Il dubbio sarà per l’appunto chiarito da esami scientifici approfonditi. Sono stati già fatti tre esami, si è in attesa del quarto. Nel dubbio e in attesa del verdetto del Cnr, tanto vale la pena fare un salto ad agnone e farsi una propria idea. La Tavola Osca – vera o falsa che sia – resterà esposta a Palazzo Bonanni fino al 31 agosto del 2016.