Da anni il pronto soccorso del Veneziale di Isernia è in gravi difficoltà a causa dell’ormai cronica carenza di personale. A peggiorare le cose ci si è messa la decisione di utilizzare gli stessi dirigenti medici anche al Santissimo Rosario di Venafro. Ora è arrivato anche quello che potrebbe rappresentare un vero e proprio colpo del kappaò per una struttura che accoglie circa 25mila pazienti l’anno: due medici si sono trasferti, mentre un altro è in malattia. In queste condizioni diventa difficile, se non impossibile, dare risposte ai pazienti, è il parere di Giovanni Muccio, responsabile del movimento del Guerriero Sannita. Oggi ha promosso un sit in davanti al Veneziale proprio per chiedere al presidente della Regione Frattura il potenziamento del servizio di emergenza. All’incontro hanno partecipato anche vari rappresnetanti delle forze politiche, dei sindacati e dei movimenti civici. Per Michele Antenucci, segretario provinciale di Isernia del Partito democratico, è ora di dire basta ai tagli senza criterio, ma soprattutto è arrivato il momento «che il Governo regionale faccia scelte condivise sulla sanità».
Pronto soccorso di Isernia al collasso, sit-in di protesta del movimento del Guerriero Sannita
