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venerdì, Marzo 29, 2024

Ancora un bagno di folla per ricordare Vincenzo Cosco

SportAncora un bagno di folla per ricordare Vincenzo Cosco

Una giornata dalle mille emozioni: l’11 luglio 2015 resterà una data impressa nella storia di Santa Croce di Magliano e, più in generale, dell’intero Molise. L’Inter Club ‘Javier Zanetti’ ha ripetuto per il terzo anno consecutivo la ‘Giornata Nerazzurra’, quest’anno dedicata al compianto allenatore Vincenzo Cosco, nelle prime due edizioni protagonista del convegno che si era tenuto nella Sala consiliare del Municipio santacrocese.

Per il ricordo di Cosco, che nei mesi della malattia stava già pensando all’organizzazione del momento di confronto, si sono mossi in migliaia. Oltre cinquecento le persone presenti al convegno del mattino al Centro Comunitario, dal tema ‘L’uomo che combatte non perde mai. La lotta di Vincenzo tra medicina e fede’; un migliaio coloro che hanno assistito al campo sportivo ‘Ventimila’ al triangolare che ha visto coinvolte le Vecchie Glorie della Turris e dell’Ururi e alcuni tra i giocatori allenati dallo Special Wolf e che, attualmente, militano tra serie B e C.

Commozione ed emozione al mattino, divertimento al pomeriggio: era la giornata alla quale Vincenzo Cosco avrebbe voluto prender parte, ovviamente da protagonista in campo.

Per onorare la sua memoria e ricordarlo, oltre alla famiglia e ai suoi concittadini, si sono mosse persone da tutta Italia. Alconvegno, moderato dal direttore di CBlive, Giuseppe Formato, che con Cosco e con i dirigenti dell’Inter Club aveva organizzato le precedenti edizioni, c’erano l’ex allenatore dell’Under 21 e del Palermo, Devis Mangia; il centrocampista dell’Avellino, Mariano Arini; i medici Gaetano Lanzetta, Michele Iantomasi e Manuela Rea; Don Riccardo Agresti, padre spirituale dell’Andria di Cosco; Don Angelo Castelli; Vincenzo Colombo, preparatore atletico delle giovanili della Lazio e nipote dello Special Wolf, e Pietro Gianfrancesco, docente di lingua inglese ai corsi di Coverciano. Presente anche la signora Annamaria Meola, che ha condiviso parte della battaglia con Cosco all’Ospedale di Chieti.

Non è mancato il mondo istituzionale e sportivo: dal vicepresidente della Giunta regionale del Molise, Michele Petraroia; ai vertici della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis e Fabio Talucci. Durante il pomeriggio presente il consigliere regionale, delegato allo sport, Carmelo Parpiglia. Messaggi sono arrivati dal Presidente della Giunta regionale, Paolo di Laura Frattura; dal sindaco di Campobasso, Antonio Battista; e dal Presidente della Fondazione Neuromed, Mario Pietracupa, il quale ha ricordato il progetto legato alla biografia di Vincenzo Cosco, che il giornalista Giuseppe Formato sta scrivendo e i cui fondi andranno a un progetto di ricerca per un giovane ricercatore molisano.

A fare gli onori istituzionali di casa, il sindaco Donato D’Ambrosio, e l’assessore allo sport Nicolangelo Licursi, il quale ha anticipato che il campo sportivo di Santa Croce di Magliano a maggio 2016 sarà intitolato alla memoria di Vincenzo Cosco.

Presente la Figc/Lnd Molise con il presidente Piero Di Cristinzi, che ha posto l’accento sul messaggio di sportività e onestà lanciato da Cosco in un mondo definito ‘malato’, il vice Miguel Mastrangelo e il dirigente Santina Pompermaier.

Il momento di confronto è stato apprezzato dai presenti per i contenuti apportati dai relatori. Mangia Arini hanno ricordato l’allenatore e l’uomo Vincenzo Cosco, la sua grinta e l’amore per la sua professione. In particolare, per il centrocampista dell’Avellino “Cosco è stato l’allenatore con la A maiuscola, colui grazie al quale ha fatto il salto di qualità, entrando nel calcio che conta”; per l’ex ct Devis Mangia lo Special Wolf aveva una grinta da fare invidia, aveva grandi qualità e avrebbe meritato il grande salto. Tra me e lui – ha affermato – l’unica differenza è stata la fortuna. Io sono stato più fortunato di lui”.

Mangia ha anche auspicato “una pulizia nel mondo del calcio. Quell’onestà inseguita da Vincenzo Cosco e da chi come lui spera in un calcio migliore, dove possa prevalere la meritocrazia”.

Per Don Riccardo la fede deve servire anche a illuminare la mente dello scienziato e del medico”; mentre, per il dottoreGaetano Lanzetta la fede è importante nell’affrontare la malattia, per vincere le paure e sperare nella guarigione, ma la scienza è indispensabile per provare a debellarla”. Il medico romano, che ha anche partecipato alla partita, ha posto l’accento anche sulla prevenzione: “Un concetto importante nella medicina odierna”.

La giornata è proseguita con il momento calcistico che ha visto uniti calciatori ed ex calciatori provenienti da tutta Italia, alla quale non si è sottratto Devis Mangia in qualità di allenatore della squadra ‘I figli di Cosco’ capitanata proprio dall’undicenne Luigi, secondogenito dello Special Wolf.

Squadra I Figli di Cosco: Mimmo Antenucci, Francesco Bonetti, Luigi Cosco, Danilo Fusaro, Gaetano Iannini, Mariano Fernandez, Giacomo Cofano, Francesco La Rosa, Emanuele Santaniello, Gaetano Lanzetta, Fabio Di Domenico, Mariano Arini, Marino Bifulco, Massimiliano Berardini, Ivano Ciano, Mario Cordone, Vincenzo Migliaccio, Stefano Maggiani, Giuseppe Marrone, Giorgio Marinucci Palermo, Riccardo Innocenti, Antonio Minadeo, Rosario Mastrangelo. Allenatori: Devis Mangia, Vincenzo Colombo, Carlo Pescosolido.

Vecchie Glorie Turris: Ciavarra, Cappiello, Morgante, Valenti, Castelli, Pasquale, Perrotta, Dispensa, Silva, Licursi, D’Ambrosio, Di Tullio, Mascia, E. Montagano, N. Montagano. Allenatore Giovanni Corso.

Vecchie Glorie Ururi: Ciarfeo, R. Intrevado, P. Ferrara, Silva, D’Ugo, Iaizzi, L. Intrevado, Forli, Di Lullo, G. Ferrara, Salvatore, R. Campofredano, Di Giacomo, Vitale, Mancini, E. Campofredano, M. Intrevado, Glave, Turturro, Pastò, Miozzi, Di Bernardo, Di Pietrantonio, Frate, Manes, Fulvio, Di Santo. Allenatore Gianni Frate.

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