Un viaggio lungo e rischioso, nei loro occhi si legge ancora la paura degli scontri e dei conflitti che imperversano nei paesi di origine: l’Afghanistan e il Pakistan. Da qui, dopo una breve permanenza in altre regioni, sono arrivati i primi rifugiati accolti a Campomarino lido. Sono dieci e hanno trovato
casa nel residence Blue Bay in contrada Ramitelli, una zona tranquilla al confine con la Puglia che ospita il vicino agrivillaggio. Un po’ schivi alle telecamere sono felici di trovarsi in Italia e dicono di voler rimanere in questo paese cercando di dimenticare esperienze di
dolore e violenza. Hanno dai diciotto ai quarant’anni e hanno già preso confidenza con il loro nuovo ambiente di vita. Il residence può ospitare un’ottantina di persone in base a quelle che saranno le circolari del Ministero per eventuali nuovi trasferimenti.
Alla Prefettura si erano tuttavia rivolti l’amministrazione comunale, la minoranza, e l’assessore provinciale Di Labbio che insieme al presidente De Matteis, avevano incontrato il Prefetto Di Menna per chiedere di posticipare gli arrivi dei migranti al termine dell’estate considerando i possibili riflessi sul turismo e le attività del posto rispetto a un’accoglienza di questo tipo. Questo non è stato possibile in quanto c’è una gara regolare al quale hanno risposto due strutture del lido e tutto dipende anche dalla posizione in graduatoria dell’altro albergo. Intanto, il titolare dell’agrivillaggio che ha messo a disposizione il residence ha voluto precisare alcuni aspetti chiarendo che l’Happy Family sarà totalmente separato e distinto dalla zona dedicata al turismo e, pertanto, non ci saranno disagi per i clienti.
