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sabato, Aprile 20, 2024

La UIL a Frattura e Petraroia: “Il tempo è scaduto, la gente ha fame. Servono risposte chiare”

AperturaLa UIL a Frattura e Petraroia: "Il tempo è scaduto, la gente ha fame. Servono risposte chiare"

A un anno dalla marcia per il lavoro, in Molise non è cambiato nulla. Nulla è cambiato dopo le parole del Papa; la sua richiesta di un patto per il lavoro. ” Lavoro è dignità” sottolineò più volte nella sua visita il 5 luglio del 2014.
“Le vertenze non sono state risolte, il lavoro manca e la disperazione cresce”. La Uil, con Pasquale Guarracino, Carmine Battaglia e Roberto D’Aloia, torna a puntare il dito contro al Regione. “Ittierre, Gam, Formazione Professionale questioni ancora irrisolte con migliaia di lavoratori a casa. Turismo, cultura, commercio, sanità settori in forte difficoltà e ritardo, tra debiti e mancate leggi. La legge sul turismo è del 1978 – dice Guarracino – e non conosco ancora la voce del delegato regionale, non l’ho mai sentita”.
“C’è assenza di programma, di strategia” continua la Uil. “E pesa sempre di più la questione morale, i costi della politica, le vicende giudiziarie”.
Per Battaglia quanto è stato proposto dai sindacati, la piattaforma di soluzioni prospettata, nulla è stato considerato dalla Regione e la gente è sfiduciata. Ora resta da non farsi sfuggire il riconoscimento dell’area di crisi, mancano solo le firme ai decreti.
“A che serve una metropolitana leggera?” dicono ancora i tre sindacalisti “con le zone che dovrebbero essere toccate dall’infrastruttura in crisi. Urgono interventi sulle arterie esistenti. C’è l’edilizia in crisi, poi”. Quindi l’affondo di Guarracino. “I guai provengono sì dal passato, ma questo governo regionale che era all’opposizione e sbandierava soluzioni ora che sta facendo?
Petraroia e Frattura parlano di 3000 posti di lavoro in più secondo l’Istat, ma io non li vedo. O meglio – rimarca – uno solo in più c’è.“ Guarracino si riferisce alla vicenda della Fanelli, alla risoluzione della controversia giudiziale che l’ha riguardata. “Così come la Regione si è interessata alla sua vicenda deve farlo per gli altri precari e lavoratori, altrimenti, con le tante e troppe vertenze aperte e irrisolte, i consiglieri non hanno più il diritto di percepire gli stipendi. Non devono più averli”.
Servono risposte chiare secondo la Uil, il tempo è scaduto. “Con gli altri sindacati valuteremo se mobilitarci ancora, ma ora il tempo è scaduto. La gente ha fame. La Regione si dia una mossa” è l’amara conclusione di Roberto D’Aloia.

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