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venerdì, Dicembre 13, 2024

Sempre più poveri in Basso Molise, il rapporto Caritas evidenzia le priorità degli interventi

AttualitàSempre più poveri in Basso Molise, il rapporto Caritas evidenzia le priorità degli interventi

”La povertà cresce nella società del benessere, dobbiamo cambiare gli stili di vita e aiutare i bisognosi”. Il vescovo Gianfranco De Luca lo ha ribadito in piazza Duomo a Termoli dove è stato presentato il nuovo rapporto della Caritas. Dati significativi che segnalano un aumento delle famiglie povere e della richiesta di aiuti economici e delle altre misure di accompagnamento. E si tratta sempre di più di italiani, sette su dieci sono persone del posto che bussano alla porta della cittadella della Carità.

All’incontro sono intervenuti don Marcello Paradiso, direttore della Caritas di Termoli-Larino, il sociologo Walter Nanni della rete nazionale e l’assessore alle Politiche sociali, Maria Chimisso. Il quadro locale rispecchia quello di tutto il Paese e, per ora, non si registra un’inversione di tendenza nonostante gli sforzi. Dagli aiuti per le spese della scuola, ai servizi di prima necessità, il raggio degli interventi è vario e continua ad ampliarsi.

Al centro resta la famiglia, in gioco ci sono numerosi fattori e si parla sempre di più anche del diritto alla salute.

Si arriva alla povertà in tanti modi, è importante mantenere centralità del rapporto con le famiglie e attivare misure di contrasto serio per abbattere la povertà. Servo aiuti per fronteggiare le spese ordinarie, le spese per la casa. ”Non è un caso adesso – ha spiegato il vicedirettore Gianni Pinto – di considerare il dato dell’aumento degli sfratti in Molise, tanto che oramai bisogna fare un mutuo non tanto per comprare casa ma per pagare gli affitti”. Questione immigrati, ci sono soprattutto arrivi dai paesi comunitari come Romania e Polonia e anche per loro «serve un impegno per garantire alcune forme di sostegno sociale». La questione economica è significativa. Per le famiglie occorrono interventi di supporto per le ‘spese libro’ e – altro dato preoccupante – per le spese mediche che riguardano anche l’accesso alla salute, a problematiche gravi, alla possibilità di vivere: ”un diritto così importante inizia ad essere negato”.

 

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