di ANNA MARIA DI MATTEO
Anziani, minori, persone in difficoltà: in Molise c’è un mondo sommerso fatto di povertà, indigenza, di malattia.
IL governo centrale è tornato a finanziare il fondo per la non autosufficienza. Per il Molise sono stati stanziati 2 milioni e 347mila euro. Una somma che, tuttavia, appare assolutamente inadeguata alle reali esigenze del territorio.
I sindacati di Cgil, Cisl e Uil dei sindacati hanno lanciato l’allarme. Lo hanno fatto nel corso della conferenza stampa, organizzata nella sede della Uil dove hanno fatto il punto della situazione. La somma stanziata dal governo andrà a beneficio di 245 persone, 90 della provincia di Isernia, 155 di quella di Campobasso.
Numeri che, hanno denunciato i sindacati, non rispecchiano la situazione del Molise. «La Regione non ha fatto un monitoraggio reale sul Molise – hanno denunciato i sindacati – Perché la situazione è drammaticamente diversa».
Non a caso, nei mesi scorsi, sono state raccolte oltre duemila firme a sostegno di una proposta di legge d’iniziativa popolare che finanzia, con risorse proprie, un fondo regionale per la non autosufficienza.
A giudizio delle parti sociali occorrerebbero 3 milioni di euro per poter dare risposte immediate e concrete ad un gran numero di cittadini che vivono in condizioni di disagio e difficoltà economiche.
La bozza della proposta di legge elaborata dai sindacati dei pensionati è stata consegnata all’assessore regionale alle Politiche sociali, Michele Petraroia che aveva assicurato il proprio impegno e soprattutto la convocazione di un incontro per esaminare la bozza. Ma ad oggi, è la denuncia delle parti sociali, dalla Regione nessuna risposta.
La proposta, hanno denunciato, è caduta nel vuoto.
