Un Antonio Pettinicchi inedito, intimo, quello che emerge dalla mostra, dalla retrospettiva a lui dedicata e che inaugurerà il 23 giugno alle 17 alla ex Gil di Campobasso. Una 50ina di quadri, dei quali 30 inediti e una trentina di incisioni che ripercorrono 50 anni della carriera del maestro pittore e incisore di Lucito, scomparso di recente. La sua visione dei paesaggi, delle figure, della tradizione molisana emerge potente, liquefatta anche, esplode in colori vivi, si concretizza in un punto di vista espressivo e concettuale non usuale. In particolare negli ultimi lavori del maestro. E’ la realtà ma è come viene filtrata e interpretata dalla mente di Antonio Pettinicchi. Un tratto unico il suo. Una mostra organizzata dallo sforzo sinergico della Fondazione Molise Cultura e della Fondazione Potito. Progettista Vincenzo Manocchio. Curatori i critici d’Arte Piernicola Maria Di Iorio e Tommaso Evangelista
Sarà presentato il catalogo e interverranno relatori qualificati, come Achille Pace e il giornalista del Tg5 Paolo Di Mizio. Una mostra che, secondo gli organizzatori, è la più importante realizzata su Pettinicchi, che non sfigurerebbe anche in contesti fuori dal Molise. Anzi, è stata avanzata la proposta di spostare una parte dell’esposizione, nel futuro, all’accademia napoletana dove il maestro si è formato.
Il figlio Paolo ha contribuito mettendo a disposizione le opere inedite del padre, di grande prestigio. La mostra resterà aperta fino al 27 settembre.

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