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martedì, Aprile 23, 2024

Made in Italy e Moda Etica, nuove opportunità per gli ex dipendenti della Ittierre

AttualitàMade in Italy e Moda Etica, nuove opportunità per gli ex dipendenti della Ittierre

di LUCIA LOZZI
Da Torino la testimonianza di Silvia Maiorana ideatrice del progetto “cucito condiviso” che potrebbe interessare le maestranze ex Ittierre. Il fenomeno del rientro delle produzioni in Italia (Back-shoring), il graduale affermarsi della “Moda etica”, realizzata cioè con un processo di lavorazione rispettoso dell’ambiente e delle risorse umane impiegate, rappresentano senz’altro delle importanti opportunità per il nostro sistema moda italiano e molisano. In Molise, in particolare, il fiorire di una serie di iniziative imprenditoriali (Missardi, OTI ecc.) rappresentano degli inequivocabili segnali di ripresa attraverso la quale ri-creare un tessuto imprenditoriale che, valorizzando la creatività e le competenze del territorio, apra un nuovo ciclo di sviluppo per il sistema moda regionale. In questo contesto si inserisce la proposta del “Laboratorio didattico”, dibattuta nell’incontro tenutosi l’altro giorno alla Provincia di Isernia, teso a sperimentare, attraverso l’attiva partecipazione di professionalità del settore presenti nel nostro territorio, una “spazio” fisico di formazione, animazione e sperimentazione di azioni tese a trasferire il know-how e favorire l’emergere di nuove idee/proposte di produzioni artigianali simulando, nel percorso formativo, la creazione di vere e proprie attività economiche. Un percorso formativo teso anche a promuovere, come auspicato in ambito nazionale con il “ProgettoReshoring” (illustrato in un convegno promosso da ilsole24ore), percorsi formativi funzionali alle nuove opportunità offerte dal mercato. Particolarmente importante, sul tema, è stata la testimonianza di Silvia Maiorana, ideatrice del progetto “Cucito Condiviso”, che ha illustrato la sua iniziativa con la quale, attraverso un’originale forma di “co-working per sarti”, offre un importante servizio a tanti giovani stilisti, sarti, modellisti o semplici appassionati o neofiti del settore moda. Un progetto quindi teso a offrire un “qualificato servizio” di supporto a tanti giovani (o meno giovani) desiderosi impegnarsi/affermarsi nel settore moda. Alla luce dell’ampio consenso registrato sulla proposta del “Laboratorio didattico”, il Gruppo di Collaborative Planning, coordinato dal prof. Luciano Fratocchi, predisporrà una proposta di percorso formativo, da sviluppare nell’ambito del laboratorio stesso, aperta al contributo degli attori di riferimento, prefigurando allo scopo l’utilizzo di “strutture produttive” al momento non utilizzate. Nel corso del vivace e appassionato dibattito è emersa l’opportunità di “riattivare (anche in Molise come in Veneto) una linea produttiva (con relative assunzioni), attualmente non adoperata, da utilizzare anche come “laboratorio didattico” nell’ambito del sopra esposto progetto.

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