Avere la massima cura del creato, adoperarsi per la salvaguardia dell’ambiente, evitare gli sprechi: sono tematiche che il meeting internazionale Ambientamente ha sempre affrontato, sin dalla sua prima edizione. In fondo sono problematiche più che attuali. E assumono maggior rilievo anche alla luce dell’enciclica papale di Papa Francesco. “Laudato Sii’” – ai più non è sfuggito affatto – ricalca in larga parte i ragionamenti dei relatori che si sono succeduti in questi quattro anni a Isernia. E naturalmente i temi affrontati dal Pontefice hanno tenuto banco anche durante i lavori di questa edizione: “Abbiamo sempre pensato che prima o poi la Chiesa avrebbe preso posizione – Pasquale Giustiniani, dell’Istituto italiano di Bioetica –: su temi che noi abbiamo trattato in tempi non sospetti. L’enciclica di Papa Francesco affronta temi quali: la critica alle forme di potere che derivano dalla tecnologia, il senso umano dell’ecologia e poi – ossia ciò che interessa in particolar ei lavori di Ambientamente 4 – la cultura dello scarto. Il Pontefice insiste molto su questo atteggiamento della contemporaneità, sempre più orientata verso l’usa e getta dei beni ambientali. Si scarta tutto: l’alimentazione, i vegetali, gli animali non umani; si scarta anche il pianeta”. Ancora una volta il meeting internazionale Ambientamente, alla sua quarta edizione, chiude con un bilancio positivo. Il documento finale, frutto del confronto tra gli esperti di diverse discipline, sarà adottato anche in contesti internazionali, così come accaduto in passato (vedi dichiarazione di Larnaca). Quest’anno da Isernia è stato lanciato questo messaggio: bisogna cioè puntare sulla “qualità, fuori dagli schemi quantitativi, fuori dalle misurazioni, fuori dalle tendenze demografiche, fuori dalle economie intese come riempimento o svuotamento di cassa – ha detto ancora Giustiniani -. Il cosmo può essere salvato dalla qualità; la qualità può dare un nuovo ordine”.
Isernia. Ambientamente, l’enciclica di Papa Francesco sotto la lente di ingradimento di medici e intellettuali
