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sabato, Aprile 20, 2024

Iorio: “Facciamo lavorare tutti i co.co.co come la Fanelli”

AttualitàIorio: "Facciamo lavorare tutti i co.co.co come la Fanelli"

Ribadisco la mia proposta alla Giunta Frattura: concludere transazioni per permettere a tutti i co.co.co. (che la stessa Giunta ha mandato a casa) di avere la possibilità di continuare a lavorare come avvenuto per la segretaria del Pd Micaela Fanelli.

E’ quanto afferma l’ex governatore della Regione Molise, Michele Iorio, in merito alla decisione – formalizzata con una delibera dalla Giunta regionale – di transigere una controversia legale relativa ad un incarico di collaborazione coordinata e continuativa tra Regione Molise e Micaela Fanelli.

Il rapporto si è interrotto nel 2012 su decisione dell’esecutivo Iorio. Ora, in pendenza di causa, la volontà di chiudere la controversia.

Ma – afferma il consigliere regionale Michele Iorio “Il ‘frastuono silenzioso’ dell’intero esecutivo su questa faccenda è sintomatico per capire quale sia il metodo applicato alla gestione della cosa pubblica da parte di questi amministratori. A Micaela Fanelli, nella sua autodifesa solitaria (il Sindaco di Riccia ha dichiarato di non voler svolgere l’incarico per ragioni di opportunità), non posso far altro che evidenziare che mente sapendo di mentire”, ha aggiunto l’ex governatore, secondo il quale – come espressamente riportato anche da un parere dell’avvocatura regionale – la Fanelli al momento è incompatibile a ricoprire il ruolo di membro del Nucleo di Valutazione perché occupata in politica, ma potrà comunque riprendere le funzioni quando verrà meno questa incompatibilità. Cioè, quando cesserà di fare politica.

Così, la segretaria regionale del Partito Democratico invece di tacere su un atto che pare avere il sapore di un privilegio politico (visto che c’erano ottime possibilità per la Regione di vincere la causa) accusa me e il mio governo, ha concluso Iorio, di non averle rinnovato il contratto, dopo 10 anni di collaborazione, per un pregiudizio politico, pur sapendo bene che il suo lavoro alla Regione Basilicata la poneva in una posizione di incompatibilità con la Regione Molise. Secondo l’ex presidente il provvedimento dell’esecutivo non ha precedenti nella storia politica e amministrativa del Molise. Perché mai una Giunta regionale ha evitato di attendere il giudizio dei giudici, trasformandosi essa stessa in un tribunale.

 

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