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sabato, Aprile 27, 2024

Poste. In Molise si preannuncia un’estate calda. L’allarme della Cisl

AttualitàPoste. In Molise si preannuncia un'estate calda. L'allarme della Cisl

Si annuncia un’estate calda sul fronte del servizio postale in generale: secondo il sindacato SLP Cisl le carenze di personale negli uffici postali con innumerevoli postazioni vuote e la mancata sostituzione delle numerose fuoriuscite per pensionamenti ed esodi incentivati, metteranno a dura prova l’erogazione dei servizi ai cittadini.

L’Azienda ha previsto un piano di riduzione degli orari e delle giornate di apertura al pubblico in moltissimi uffici postali del nostro territorio per tutto il periodo estivo – spiega il segretario Antonio D’Alessandro.

In particolare, secondo quanto riferito da SLP Cisl, saranno interessati a un’apertura a singhiozzo gli Uffici Postali di Guglionesi, Larino Centro, Larino Succ. 1, Riccia Centro, Trivento 1, Campobasso Succ. 4, Termoli Succ. 2, Indiprete, Montaquila, Roccapipirozzi, San Pietro in Valle e Agnone Succ.1.

In questi giorni i cittadini sono obbligati a fare code interminabili per rispettare le innumerevoli scadenze fiscali – prosegue Antonio D’Alessandro – sono anche costretti a un primo assaggio di quella che sarà la condizione dei prossimi mesi, in quanto, nonostante l’intervento della politica sulla controversa volontà aziendale di chiudere definitivamente alcuni uffici della nostra regione, nulla è stato fatto sul fronte delle consistenze degli organici, anzi il processo di riduzione è proseguito e possiamo affermare che all’appello mancano molte unità: sono quindi a rischio i servizi alla cittadinanza, la fruizione delle ferie, la regolare apertura degli uffici.

E’ inconcepibile vedere i direttori costantemente allo sportello, mentre ormai troppi i colleghi sono chiamati a continui distacchi verso altri uffici per coprire le criticità.

Sul fronte del recapito poi, per il sindacato, la situazione non è migliore: Le diffuse carenze strutturali, cui si sopperisce con personale a tempo determinato, i mezzi aziendali in condizioni precarie, le cui riparazioni sono sempre più onerose e lunghe, sono le principali cause di un servizio che i cittadini percepiscono ormai distante e inefficiente.

Nel frattempo l’Azienda a livello romano continua a dichiarare la propria volontà di perseguire il progetto di ristrutturazione dell’intera rete – conclude Antonio D’Alessandro – con pesanti contrazioni di personale che graveranno sulle fasce più deboli e periferiche della cittadinanza, mentre i lavoratori rivendicano semplicemente la possibilità di lavorare in modo più tranquillo e dignitoso nel rispetto delle normative di sicurezza.

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