Con una interrogazione al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell’economia e delle finanze e della salute che ha come primo firmatario il senatore Di Giacomo, il centrodestra porta in Parlamento il caso del decrteo 37, quello che assegnava 60 posti letto alla struttura privata “fondazione Pavone” di Salcito e che a detta degli interroganti non sarebbe mai stato revocato.
Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell’economia e delle finanze e della salute
Premesso che la Regione Molise è in piano di rientro dal deficit nella sanità dal 27 marzo 2007; considerato che il tavolo tecnico interministeriale di verifica degli adempimenti in tutte le ultime sedute avrebbe espresso sempre parere negativo sui risultati ottenuti dalla Regione Molise, chiedendo reiteratamente la sostituzione dell’attuale commissario ad acta, il presidente pro tempore della Regione Molise Paolo di Laura Frattura; preso atto che nel mese di novembre 2014 veniva redatto il decreto n. 37 recante “Piano regionale della riabilitazione”, con il quale venivano assegnati, tra l’altro, 60 posti letto alla struttura privata “fondazione Pavone” di Salcito (Campobasso) sulla scorta di un presunto “nuovo accreditamento – codice da assegnare”;
Constatato che: il suddetto decreto è stato espressamente censurato dai Ministeri dell’economia e della finanze e della salute affiancanti, come risulta dalle considerazioni rese durante la riunione del tavolo tecnico del 18 dicembre 2014: «È altresì pervenuto il DCA n. 37 del 03/11/2014 ( prot. 96_14 del 06.11.2014 ) che approva il Piano Regionale della Riabilitazione 2014-2016 in recepimento del “Piano di indirizzo per la Riabilitazione”, approvato con l’Accordo Stato-Regioni del 10/02/2011 (Rep. Atti n.30/CSR). All’interno del Decreto è contenuto anche il “Piano di Indirizzo per la Riabilitazione del Ministero della Salute 2011, Linee guida della riabilitazione della Regione Molise“»; tavolo e comitato, nel rinviare al parere da rendersi, preliminarmente evidenziano quanto segue: « Risulta necessario che la struttura commissariale specifichi se quanto previsto in ambito territoriale riguardi unicamente soggetti disabili fisici, psichici e sensoriali, oppure interessi anche i soggetti non autosufficienti, anche anziani (per i quali, la Griglia LEA, al 2013, rileva un tasso di 0,5 posti letto in RSA per 1.000 ab. anziani contro un valore definito “normale” di almeno 10 p.l. in RSA per 1.000 ab. Anziani).(
Il “cronoprogramma di attuazione del piano” risulta difficilmente realizzabile, alla luce delle necessarie azioni di riorganizzazione previste. Relativamente agli indicatori dell’area della riabilitazione territoriale è necessario che si individui un valore atteso di riferimento per la loro valutazione. In merito al “Piano di Indirizzo per la Riabilitazione del Ministero della Salute 2011, Linee guida della riabilitazione della Regione Molise” non risulta chiaro se a tale tipologia di setting corrisponderà una specifica tariffa e ulteriori requisiti per l’accreditamento, rispetto a quelli previsti per le altre tipologie di setting riabilitativo extra-ospedaliero. Tale chiarimento risulta particolarmente importante poiché, in Regione Molise, sono accreditate un numero di strutture riabilitative ex art. 26 quattro volte superiore alla media nazionale»; letto che nel mese di dicembre 2014, nel corso della conferenza stampa di fine anno, il presidente commissario ad acta Frattura annunciava che per il “riscontro di numerose criticità” avrebbe provveduto a ritirare il citato decreto
Evidenziato che, nel corso di una udienza al TAR Molisedell’11 giugno 2015, il suddetto decreto n. 37 è stato solo sospeso due volte, ma mai revocato, né risulta comunicato l’avvio del procedimento per l’eventuale adozione di provvedimenti in autotutela, e quindi è tuttora in essere e vigente, con conseguente insorgenza di posizioni di interesse legittimo e/o di aspettativa in capo ai privati beneficiari suscettibili di configurare pretese patrimoniali azionabili in sede giudiziale e/o stragiudiziale, si chiede di sapere: se quanto esposto corrisponda alla verità dei fatti, e in tal caso, come il Governo intenda procedere, anche alla luce delle puntuali censure di cui al verbale del tavolo tecnico del 18 dicembre 2014; se in regime di piano di rientro sia possibile procedere a “nuovi accreditamenti”
DI GIACOMO, VICECONTE, AIELLO, DALLA TOR, CONTE, TORRISI, PAGANO, GUALDANI, BILARDI