All’uscita di scuola l’ansia del mattino sembra essere svanita sui volti dei ragazzi che hanno affrontato la prima prova dell’esame di maturità. Circa 2800 gli studenti molisani impegnati. La prova di italiano è stata fatta. Zaino in spalla o vocabolario sotto il il braccio, ancora emozionati, parlano tra di loro, si confrontano sulle tracce svolte. Quella più gettonata la prova sulla tecnologia, l’informatica. Un tema caro ai più giovani, voraci consumatori di internet e social network. Hanno potuto spaziare su usi e abusi della rete, su come p cambiata la comunicazione grazie ai nuovi strumenti tecnologici e informatici. La traccia su Calvino forse la più ostica, uno degli autori più importanti della nostra letteratura. C’è chi ha scelto di parlare di Malala, ma anche di mediterraneo, immigrazione, attualità strettissima, o di letteratura in senso latio. C’è poi la Resistenza, traccia storica che però dava modo di spaziare e attualizzare. Per molti tracce non impossibili, se si considera poi che durante l’anno le esercitazioni in classe sulle varie modalità di analisi non sono mancate.
Ma se il ghiaccio è stato rotto, con la prima prova, domani c’è quella specifica per istituto. Latino, matematica e poi quelle attinenti alle materie principali per ogni scuola. Insomma, forse la prova più complessa, ma che arriva seconda, dopo aver stemperato l’ansia dell’esordio. Per tutti la ricetta è quella di vivere ogni attimo come viene, consapevoli di quello che si è fatto o non fatto. Poi un pizzico di fortuna non guasta mai.
In sintesi questo il succo delle reazioni raccolte a caldo, tra i ragazzi reduci dalla prova di italiano.
Lunedì il cosiddetto «quizzone», poi gli orali e finalmente le vacanze estive, ma con un occhio e il pensiero alla scelta della facoltà da frequentare, per chi sceglierà di andare all’Università.
