Figlio di un idraulico e di una casalinga, Rocca iniziò la sua esperienza di calciatore nella parrocchia di Don Marcello Schiavella, parroco, del suo paese, San Vito Romano. Passò poi all’Audace Genazzano, lui si faceva a piedi la distanza, che è di circa 6 chilometri, tra il suo paese e dove si allenava a Genazzano, e successivamente al Bettini Quadraro. Il ragazzo piacque subito alla A.S. Roma, che lo acquistò anche per le pressioni dell’allenatore di allora, il “Mago” Helenio Herrera. Debuttò con la Roma nel 1972, nel torneo Anglo-Italiano. Fu un terzino in grado di difendere ma anche di offendere, piacque subito anche al commissario tecnico della nazionale Fulvio Bernardini e successivamente ad Enzo Bearzot.
Il giocatore subì molti infortuni nel corso della sua breve carriera. Il suo fu un vero e proprio calvario agonistico, che iniziò con il cedimento dei legamenti del ginocchio nell’ottobre 1976. Subì infatti un primo infortunio al ginocchio durante la partita interna di campionato contro il Cesena, ma non rinunciò alla convocazione in Nazionale per un incontro di qualificazioni ai mondiali in casa del Lussemburgo del 16 ottobre, che disputò per intero peggiorando la situazione. Al primo allenamento dopo il rientro in Italia i legamenti del ginocchio cedettero.



