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giovedì, Novembre 20, 2025

Sanità, spiragli sul decreto Balduzzi. Ruta: apertura del Governo sul Cardarelli

AperturaSanità, spiragli sul decreto Balduzzi. Ruta: apertura del Governo sul Cardarelli

di GIOVANNI DI TOTA

Ora abbiamo un campo per giocare e una porta in cui segnare. La metafora calcistica del senatore Roberto Ruta riguarda l’apertura ottenuta nell’emiciclo di palazzo Madama dal sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo.

L’esponente del governo, su delega della presidenza del Consiglio dei Ministri, ha riaperto la possibilità al Molise di conservare un dea di secondo livello: “Il quesito posto dall’interrogazione di Ruta – ha spiegato il sottosegretario – sarà valutato con la definizione del Piano di intervento straordinario previsto dalla legge di stabilità per il 2015 per la Regione Molise che, verrà sottoposto ad un accordo Stato-Regioni”.

Più che una nuova partita da giocare, si tratta dei tempi supplementari concessi da palazzo Chigi al Molise, per valutare la possibilità di conservare un dea di secondo livello. Nel caso specifico il Cardarelli. Possibilità che, al momento, pare vanificata dall’entrata in vigore del decreto Balduzzi.

“Sono consapevole – ha affermato Ruta –  che al Molise tocca giocare la propria partita ma ora – ha aggiunto il senatore – non si può più sbagliare e l’apertura del governo deve essere colta al volo per affermare il diritto costituzionalmente garantito, anche ai cittadini molisani, alla salute ed a un’appropriata offerta sanitaria che risponda – ha concluso Ruta – innanzitutto alle emergenze”.

Il senatore ha poi riferito che se alla sua interrogazione ci fosse stata una dichiarazione di chiusura nei confronti del Molise avrebbe ritirato la fiducia al governo.

Spingere con decisione e consapevolezza verso questa direzione, dunque, dovrebbe essere intento comune, già dalle prossime ore anche della Regione. Ma intanto, una nuova bastonata sulla gestione della sanità regionale è arrivata anche dal rapporto 2015 di finanza pubblica della Corte dei Conti. La magistratura contabile ha rilevato che per quanto riguarda le regioni in piano di rientro “solo il Molise continua a presentare risultati negativi e a richiedere ancora la copertura dei disavanzi pregressi”.

Rimangono però per le Regioni alcune criticità: “L’assistenza territoriale e la prevenzione risultano inadeguati – conclude il rapporto della Corte dei Conti – elevati sono i ritardi nelle procedure di accreditamento degli operatori privati, la fissazione delle tariffe e l’attribuzione dei budget”.

E con queste credenziali ottenere di più dal governo appare impresa ancora più difficile.

 

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