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giovedì, Marzo 28, 2024

Ittierre, ultime due settimane per evitare il fallimento. L’offerta Ikf vale solo 14 giorni

AttualitàIttierre, ultime due settimane per evitare il fallimento. L'offerta Ikf vale solo 14 giorni

Dopo lo stop del Tribunale di Isernia, Ikf ha deciso di alzare la posta su Ittierre, azienda tessile di Pettoranello del Molise in concordato preventivo, e presenterà la sua nuova offerta a fine settimana, con il placet di tutti i soggetti coinvolti, Oti e Hdc inclusi. E’ quanto venuto fuori da un vertice a Milano, tra tutti i rappresentanti delle parti in causa.
All’incontro, ai vertici di Ikf e Ittierre, si è aggiunto il management di Hdc e di Oti. Hdc – Holding del Conte fa capo ad Antonio Rosati ex-vicepresidente del Genoa Calcio, che lo scorso ottobre è stato accusato di presunta frode fiscale per 250 milioni di euro. Tra le partecipazioni in mano alla holding, oltre al 51 per cento di Oti, c’è anche la famosa maison Lorenzo Riva.
Il restante 49 per cento di Officine Tessili Italiane, azienda che, come noto, sarebbe dovuta nascere dalle ceneri di Ittierre, è dell’imprenditore lombardo Antonio Bianchi, ex proprietario che dopo aver rilevato la società d’abbigliamento di Pettoranello, era stato costretto a portare i libri al Tribunale di Isernia sul finire del 2013. Nel meeting di Milano, è stata elaborata una lettera di intenti firmata da tutte le parti e finalizzata a presentare una proposta definitiva al Tribunale di Isernia e al comitato dei creditori di Ittierre tra giovedì e vnerdì. La presenza di tutte le parti in causa, in particolare quella dei precedenti proprietari, i due Antonio, Rosati e Bianchi, fa supporre che Ikf abbia superato tutti gli ostacoli di una vicenda che prosegue ormai da quasi due anni.
L’intesa è stata raggiunta dopo due giorni di discussioni e modifica parzialmente la precedente offerta di Ikf che era basata sull’acquisto dell’azienda molisana attraverso la creazione di una newco che sarebbe subentrata a Officine Tessili Italiane. Newco che il Tribunale isernino ha bocciato perché comporterebbe il passaggio della titolarità degli oneri (e dei diritti) assunti in sede di concordato dalla precedente società. La svolta è che Ikf acquisterà Oti, con impegni, fideiussioni e oneri connessi.

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