
Con una secca nota i consiglieri dell’Ordine regionale dei Giornalisti, Giovanni Di Tota e Giuseppina Petta, smentiscono il presidente Antonio Lupo sulle dichiarazioni rilasciate in merito alla recente legge sull’editoria licenziata dal Consiglio regionale. Lupo si era espresso favorevolmente sul testo adottato; tuttavia, rilevano Di Tota e Petta, sull’articolato licenziato dal Consiglio non vi è stato alcun pronunciamento del Direttivo dell’Ordine dei Giornalisti . La posizione di Lupo, quindi, va intesa come personale e non come l’esito di uno specifico deliberato dell’Ordine
Abbiamo imparato, negli ultimi anni, che per il “presidente dell’Ordine, appunto, il presidente dell’Ordine” il concetto di democrazia è un po’ vago e viene interpretato in modo del tutto personale.
Le manie di protagonismo a cui fa cenno il presidente, per quanto mi riguarda, si riassumono nel comunicato stampa del 24 maggio in cinque anni di attività di consigliere dell’Ordine.
Ho avvertito, in quanto minoranza, il disagio di trovarmi coinvolto in una posizione che non è la mia. E sottolineato che, rispettando il giudizio positivo o negativo che sia sulla legge a sostegno dell’Editoria, il Direttivo non è stato convocato a discutere il testo approvato in Consiglio regionale e, dunque, non poteva esprimere un parere “collegiale” senza che nessuno dei componenti (credo siano ancora nove) fosse stato interpellato.
Leggo con interesse, nella replica alla nota firmata dal sottoscritto e dalla consigliera Pina Petta, che noi ci “ostiniamo a voler fare i consiglieri di minoranza. Ma che “appunto siamo in grande ma proprio grande…minoranza”.
Antonio Lupo ha ragione: non è un leader di partito, ma il Presidente dell’Ordine, appunto, il presidente dell’Ordine che non va affatto disturbato nelle sue decisioni, nella sua gestione dell’Ordine e nel suo “lavoro per i colleghi senza manie di protagonismo” da due consiglieri che non la pensano come lui.
Nel congedarci, consapevoli di essere ormai “sparuta” minoranza, ricordiamo che in democrazia vale anche l’opinione di chi non la pensa come il resto della truppa. E questo, ancor più per un giornalista, è un concetto che dovrebbe essere ben radicato.
Campobasso, 25 maggio 2015
In fede
Giovanni di Tota – consigliere dell’ordine dei giornalisti
Pina Petta – consigliere dell’ordine dei giornalisti
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Questa la nota dell’Ordine dei Giornalisti a cui la replica si riferisce
Campobasso, 24.05.2015
L’ORDINE LAVORA PER I COLLEGHI SENZA MANIE DI PROTAGONISMO
Il presidente dell’Ordine è, appunto, il presidente dell’Ordine e non un leader di partito. Sono Giovanni Di Tota e Giuseppina Petta che si ostinano a voler fare i consiglieri di minoranza. Ma, appunto, sono in grande ma proprio grande… minoranza.
La legge approvata dalla Regione raccoglie quasi per intero le richieste del Consiglio Direttivo, deliberate all’unanimità il 20 settembre del 2014. Anche Petta votò a favore! Di Tota invece era assente, a dimostrazione di quanto sia a corrente alternata il suo interesse per la legge a sostegno dell’editoria. Dispiace constatare tali infelici uscite di due membri, esigua minoranza, del Direttivo.
Il Consiglio, senza proclami e manie di protagonismo, ha invece lavorato a lungo in favore dei colleghi giornalisti molisani. E la legge sull’Editoria è il frutto di due anni di lavoro, di intense discussioni all’interno del nostro Direttivo e con le redazioni molisane, da noi ascoltate fin dal lontano 2013. Un lavoro terminato il 20 settembre 2014 quando, il Consiglio Direttivo dell’Odg Molise, all’unanimità e con la presenza dei consiglieri nazionali, ha approvato la bozza di legge poi recepita dalla Giunta regionale e in seguito approvata dal Consiglio regionale del Molise. La stessa proposta dell’Odg Molise è stata recepita e approvata all’unanimità (compresi esponenti del Fnsi) dalla Commissione giuridica dell’Ordine nazionale.
Diversamente dai due consiglieri di minoranza dell’Odg, non siamo soliti tornare indietro sui nostri passi smentendo le proprie azioni. Per questi motivi difendiamo il lavoro che insieme abbiamo fatto per arrivare a proporre un testo di legge che riuscisse a salvaguardare i posti di lavoro esistenti e a favorire i presupposti per crearne di nuovi.
La nostra attenzione rimane sul regolamento attuativo della legge, per il quale abbiamo chiesto un incontro a due con la Regione Molise, non volendo dar seguito a polemiche inutili e sterili a cui non daremo riscontro perché il nostro compito è quello di seguire gli interessi della categoria e non i ripensamenti di una parte del tutto minoritaria all’interno del direttivo, di cui bisognerebbe imparare ad accettare le decisioni collegialmente e democraticamente adottate.
Firmano
Antonio Lupo – Presidente Odg Molise
Domenico Bertoni – Vicepresidente Odg Molise
Nicola Di Pardo – Consigliere-segretario Odg Molise
Massimo Del Grande – Consigliere-tesoriere Odg Molise
Enrica Cefaratti – Consigliere Odg Molise
Sergio Bucci – Consigliere Odg Molise
Vincenzo Cimino – Consigliere Ordine nazionale
Pietro Eremita – Consigliere Ordine nazionale
Cosimo Santimone – Consigliere Odg nazionale



