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mercoledì, Settembre 17, 2025

Formazione professionale. Legge di riforma ferma da un anno

AperturaFormazione professionale. Legge di riforma ferma da un anno

di Giovanni di Tota

E’ una delle parole più utilizzata da Renzi, da quando è salito al primo piano di Palazzo Chigi. Formazione.

Insieme alla scuola, alla buona scuola come il premier definisce la legge di riforma, è una delle scommesse del programma di governo. E, in effetti, come accade nel resto d’Europa, avere giovani formati li rende appetibili al mercato e alle aziende.

Un giovane su due, l’ultimo dato è stato reso noto alla settimana dell’Economia che si è svolta a Campobasso, in Molise non ha lavoro. Uno scenario drammatico, reso ancora più preoccupante dal blocco della formazione professionale, provocato da una serie di fattori. Quello al quale si appella l’assessore Michele Petraroia, che oltre al lavoro guida anche questo settore, è determinato da diverse inchieste giudiziarie che hanno messo nel mirino alcuni enti di formazione. In particolare nell’area di Isernia-Venafro.

La magistratura, Petraroia lo ripete da qualche tempo nelle sue uscite pubbliche, vuol vederci chiaro sull’organizzazione di corsi e sull’effettiva regolarità delle procedure. Nel mirino degli investigatori sarebbero finiti in particolare quelli che danno la qualifica di operatori socio sanitari, con la quale si può accedere ai concorsi.

In quella zona ci sarebbe stata negli ultimi anni una crescita esponenziale di corsi.

Ma come è possibile, si chiedono molti operatori e chi gestisce l’attività degli enti che svolgono i corsi, che una o più inchieste della magistratura, provochino la paralisi di un intero settore.

E’ infatti ciò che accade da oltre un anno e ciò ha messo in crisi, oltre agli operatori che da mesi protestano per la loro condizione di precarietà, tutta la formazione professionale. La Regione non autorizza più corsi liberi e una cinquantina di enti che lavorano nel settore, e attorno ai quali ruota qualche migliaio di persone tra formatori, progettisti e amministrativi, è ormai alla paralisi.

Ma non c’è solo la questione delle inchieste della magistratura, che pure devono andare avanti anche nell’interesse della maggior parte degli enti che opera in piena legalità e trasparenza.

Proprio per dare alla Regione lo strumento di controllo e di tutela di una buona formazione, gli enti hanno contribuito a redigere il testo di riforma della legge. Una bozza discussa e approvata da una quarantina di enti sui cinquanta presenti in Molise e consegnata alla Regione. Il documento, come spesso accade in questi casi, è fermo in un cassetto in attesa di chissà cosa.

Quello che sta emergendo negli ultimi mesi, dicono alcuni gestori, è solo la punta di un sommerso che fra poco verrà a galla in tutta la sua gravità. La legge è pronta da oltre un anno, dicono. Ci facciano sapere se la formazione professionale è un tema sul quale la Regione intende scommettere per il futuro dei giovani oppure se possiamo chiudere baracca e cercare lavoro altrove.

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