Sono già in viaggio verso il Molise i migranti sbarcati questa mattina a Reggio Calabria. In tutto sono 85: 49 di loro saranno accolti in provincia di Campobasso, i restanti 36 in quella di Isernia. Le due Prefetture sono già al lavoro per far sì che tutto vada per il meglio. I migranti in arrivo fanno parte del gruppo composto da poco meno di ottocento persone giunte nel capoluogo calabrese a bordo della nave «bersagliere», della marina militare. Sono già stati tutti controllati e sono quasi tutti in buona salute, a parte qualche caso di scabbia. Tra loro anche bambini e alcune donne in gravidanza. Il numero maggiore di migranti è destinato all’Emilia Romagna: ne accoglierà 300. Altri 100 andranno in Toscana, 55 quelli in viaggio per la Liguria. Tutti gli altri – all’incirca 250 – rimarranno in Calabria. Sono soprattutto minori non accompagnati, oltre tutti coloro che necessitano di trattamenti sanitari. L’ennesimo sbarco è stato naturalmente accompagnato da polemiche, ma soprattutto da preoccupazioni: «Dobbiamo renderci conto – ha detto don Antonino Pangallo, direttore della Caritas diocesana di Reggio Calabria – che siamo di fronte a un fenomeno storico che l’Italia non può affrontare da sola. Ci sono altre responsabilità. L’Onu e l’Unione Europea hanno il dovere di intervenire. Un realtà fragile e debole come la nostra non può andare oltre il possibile. Nonostante l’impegno delle istitzuni e dei volontari – ha conclsuo – non siamo nelle condizioni di accogliere migliaia di persone».


