“Adesso capisco perché Celestino V é voluto tornare da voi”. Così Papa Francesco ha aperto le porte dell’Aula Paolo VI in Vaticano per accogliere 6000 pellegrini della Diocesi di Isernia-Venafro. Il Pontefice ha apprezzato il forte entusiasmo con cui l’hanno salutato intonando il canto ‘Benvenuto Francesco’, scritto a Isernia in occasione della visita, 5 luglio 2014, del Santo Padre in Molise. I fedeli sono arrivati a Roma poco prima delle 9 e hanno atteso l’arrivo, alle 11, di Francesco che li ha ricevuti in udienza privata. A capo della delegazione c’é il Vescovo della Diocesi molisana, Camillo Cibotti. “Un grande dono del Papa é l’incontro di oggi” – ha detto il prelato. I pullman sono partiti da tutte le parrocchie della Diocesi alle 4 e nonostante la stanchezza al momento dell’ingresso del Papa hanno dato voce fortissima alla loro emozione.
Nel suo discorso il pontefice ha dato largo spazio alla problematica del lavoro, dicendo “Si deve cercare di trovare cose per i giovani, posti di lavoro, piccole cose, perché, voi sapete, il lavoro ti dà la dignità. Pensate, un giovane che non trova lavoro, non sente quella dignità e soffre. Vi incoraggio a cercare, a pregare, e cercare piccole cose, piccole cose per i giovani soprattutto”.
Francesco é rimasto mezz’ora con i fedeli di Isernia, ha voluto stringere le mani e prima di andare via ha chiesto di cantare di nuovo ‘Benvenuto Francesco’.
Seimila fedeli della diocesi di Isernia-Venafro a Roma, in udienza privata da Papa Francesco
