La piattaforma Rospo Mare della Edison che si trova a 11 miglia a largo tra Termoli e Vasto presto potrebbe ampliarsi. Qualche giorno fa infatti i Ministeri dell’Ambiente e dei Beni Culturali hanno dato il via libera a quattro nuovi pozzi. A renderlo noto è il Forum abruzzese dei movimenti per l’acqua che invita i cittadini alla protesta e le istituzioni a fare ricorso entro 60 giorni per impugnare il decreto Passera che ha rilanciato i progetti inizialmente bloccati dall’ex ministro Prestigiacomo. “La decisione la dice lunga sulle intenzioni del governo Renzi di regalare ai petrolieri il futuro del mare Adriatico a scapito degli interessi dei cittadini e dell’economia locale” fanno notare i componenti del Forum. A queste autorizzazioni ne seguiranno altre: nelle ultime settimane il Ministero dell’Ambiente ha dato o si accinge a dare il proprio parere positivo a una decina di nuovi pozzi destinati alla ricerca o all’estrazione di petrolio, tutti entro le 12 miglia. C’è la richiesta per un pozzo esplorativo a sette chilometri dalla spiaggia di Ortona. C’è poi il progetto di Ombrina mare, con 4-6 pozzi di estrazione a 6 chilometri dalla costa di fronte a San Vito Chietino. Infine Rospo Mare, società Edison, 3-4 nuovi pozzi di estrazione a 20 chilometri dalla costa tra Vasto a Termoli. Ecco perché il Forum abruzzese invita alla mobilitazione cercando di coinvolgere anche il vicino Molise, un territorio che – è stato definito – sarà presto sotto assedio dal punto di vista delle trivelle. Stando infatti a uno studio effettuato il 28 per cento del territorio regionale è stato già dato in concessione, e tra permessi per l’estrazione o la ricerca di idrocarburi già accordati e istanze da valutare si sale al 65 per cento. Secondo i dati del rapporto alcuni procedimenti riguardano aree molto grandi e che ricadono anche nei centri urbani di Isernia, Campobasso e Termoli.
Quattro nuovi pozzi per la piattaforma Edison: Comitati lanciano allarme contro le trivelle
