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lunedì, Novembre 17, 2025

Ruta – Frattura, continua il braccio di ferro sulla Sanità

AperturaRuta - Frattura, continua il braccio di ferro sulla Sanità

di GIOVANNI DI TOTA

La posta in palio è la qualità del servizio sanitario regionale. Prima di tutto la salvezza del Cardarelli come dea di II livello. Una sigla che ai cittadini non dice granché, ma che per la burocrazia e l’amministrazione di questo comparto vuol dire reparti in più, più posti letto, insomma, per capirci, un ospedale dea di II livello è presente in ogni regione tranne che in Molise.
A cascata, con il Cardarelli che rimane ospedale di riferimento, mantengono importanza anche quelli di Isernia, Termoli e Agnone. La sintesi della battaglia da condurre è questa. Il terreno dove ottenere il risultato è la conferenza delle Regioni. Qui, il governatore Frattura, che rappresenta il Molise in una doppia veste, come presidente appunto e come commissario incaricato dal governo a rimettere in ordine in conti della sanità nella sua regione, dovrebbe ottenere una deroga all’ormai famigerato decreto Balduzzi. Ma per farlo, quella deroga, che consentirebbe di salvare il Cardarelli così com’è oggi, il governatore dovrà chiederla. Le polemiche fino ad oggi hanno soprattutto puntato proprio sulla mancata richiesta, fatta pervenire da Frattura in via Parigi.
Da qualche giorno, tuttavia, Frattura, che in questi mesi ha passato il tempo a cercare di dimostrare con i numeri che la sua era una tesi perfetta, ha capito che proprio con gli stessi numeri che gli ha messo davanti il tavolo tecnico che ha bocciato il suo ragionamento il Molise verrebbe malamente ridimensionato, nella sanità e a seguire nella struttura amministrativa dell’intera regione.
Basti pensare da quanti anni i molisani pagano più tasse che altrove, che il Molise è una delle regioni dove la benzina è più cara, proprio per il rientro dal deficit nella sanità. Oltre che una riorganizzazione del sistema sanitario che i cittadini comunque pagano: in servizi meno capillari e in una perdita secca di posti letto e prestazioni.
Davanti a tutto questo, pare ormai piuttosto bambinesca questa gara a chi ha ragione, a chi l’aveva detto, chi scritto, chi annunciato. Un inseguimento che produce a una polemica ormai sterile, se guardata in controluce alla gravità e ai pericoli enormi che corre la sanità molisana. Che poi non è un settore ma, sembra perfino inutile ricordarlo, sono gli stessi concittadini del governatore e dei parlamentari.
L’ultimo commento che Frattura ha indirizzato al senatore Ruta, dopo la conferenza stato regioni di ieri, ha un preciso richiamo politico: Robè stai sereno, ha dichiarato il governatore chiedendo al senatore di sdrammatizzare. Ma non si può non ricordare che anche Renzi disse la stessa cosa a Letta, prima di infilzarlo senza starci su a pensare qualche settimana dopo. Un consiglio peraltro accolto da Ruta in un silenzio che, per chi consoce il parlamentare di Campobasso, non equivale proprio a voler minimizzare.
La sensazione è che il senatore sia per ora seduto sulla sponda del fiume in attesa del risultato che Frattura dovrà riportare da Roma. Potrà farlo il 29 aprile, giorno in cui è riconvocata la conferenza dei presidenti delle Regioni. E’ a quel tavolo che ci si aspetta un governatore battagliero, pronto a tutto per difendere il Molise e i molisani.

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