«Reddito minimo garantito, l’ennesimo impegno non mantenuto dal Governo Frattura. Impegno messo nero su bianco nel programma elettorale e disatteso» Il Guerriero sannita Giovanni Muccio lo dice chiaro e tondo e con lui i giovani di Sel, Roberto Colella, dei comunisti italiani, Andrea Vertolo e del Pd Davide Vitiello.
«Non c’è la volontà di adottare questo strumento, questa forma di solidarietà, un baluardo di civiltà. Basterebbe che i signori consiglieri regionali – ha detto ancora Muccio – si dimezzassero le varie indennità perchè si otterrebbe un risparmio economico annuale di circa un milione e 300mila euro. solo questo provvedimento – ha continuato – potrebbe erogare un sussidio per sostenere i giovani in cerca di prima occupazione di circa 400 euro a 250 ragazzi».
«Chiediamo a Frattura di mantenere gli impegni presi con gli elettori e con i giovani dei partiti che fanno parte del centrosinistra – ha detto Vitiello. Il reddito minimo garantito, un sostegno ai giovani che si vedono costretti ad abbandonare la loro terra – ha continuato – è uno strumento di civiltà. chiediamo risposte, adesso, anche sul tema del lavoro», come ha ribadito anche Muccio.
«Questo governo regionale non ha creato un solo posto di lavoro, sono chiusure di aziende. Non si intravede all’orizzonte – ha aggiunto – una programmazione di uno sviluppo territoriale per dare risposte ai tanti giovani disoccupati. Gli unici posti a tempo determinato – ha poi sottolineato Muccio – e molti a orario ridotto che si sono creati, sono quelli presso le segreterie degli assessori regionali e dei gruppi politici alla Regione. Tutto questo insieme a incarichi e proroghe di co.co.co. presso l’Asrem, la maggioranza dei quali senza previo esperimento di procedure selettive e altri senza che sia stato rispettato l’obbligo della pubblicità».
«Non siamo nè vogliamo essere fuori dal centrosinistra – ha spiegato Vertolo – o almeno non siamo noi ad essere fuori da una logica di centrosinistra, vogliamo che ci sia dibattito perchè se siamo qui è perchè questa parte politica è stata isolata dalle posizioni personali dei singoli consiglieri regionali eletti». Roberto Colella ha quindi parlato di una organizzazione giovanile di sinistra. «Un contenitore che si chiama Sinistra Giovanile Molisana e che racchiude i giovani di Sel, socialisti, comunisti italiani e Pd. Abbiamo idee e proposte per cambiare un sistema politico vecchio, fatto ancora di clientele, un rinnovamento generazionale» ha detto Roberto Colella.



