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giovedì, Maggio 2, 2024

Morte di Saiffedine, la Procura di Larino dispone nuovi accertamenti medico-legali

AttualitàMorte di Saiffedine, la Procura di Larino dispone nuovi accertamenti medico-legali


Il 7 aprile Saiffedine Chaffar è morto nella sua casa di Guglionesi dopo quasi otto anni di agonia.
Non si era mai ripreso dal giorno della presunta aggressione avvenuta in un bar del paese.
Per quella vicenda la Corte d’Appello di Campobasso ha ridotto da sette anni a due anni e dieci mesi la pena per lesioni gravissime a carico di Rosario Renzetti, titolare del locale.
Assolto, invece, il fratello Michele, in primo grado anche lui condannato a sette anni di reclusione.
Ora, dopo la morte del giovane immigrato, che all’epoca aveva trent’anni, si apre un nuovo capitolo.
Il procuratore di Larino Ludovico Vaccaro l’ha definito come un ”atto doveroso per stabilire se sussista un nesso di causa ed effetto tra le lesioni subite allora dal tunisino e la morte avvenuta da pochi giorni”.
Si tratta di accertamenti medico-legali che con ogni probabilità ”sfoceranno in un’autopsia e per effettuarli servirà del tempo perché bisogna ricostruire tutta la storia clinica del giovane”.
L’obiettivo degli inquirenti è stabilire, in sostanza, se – in base agli accertamenti disposti dopo la morte – ”l’accusa possa trasformarsi da lesioni gravissime a omicidio” oppure se il decesso non sia in alcun modo riconducibile agli eventi di otto anni fa.

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