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venerdì, Aprile 19, 2024

Termoli, “L’acqua deve tornare pubblica”: pressing di associazioni e comitati

AttualitàTermoli, "L'acqua deve tornare pubblica": pressing di associazioni e comitati

Il 23 e 24 marzo scorsi a Bruxelles c’è stato un confronto tra i Movimenti europei per l’acqua. Anche da Termoli è partita una delegazione del Comitato Acqua Bene Comune che ha consegnato al presidente della commissione Ue un documento con delle richieste ben precise proprio sull’acqua come diritto essenziale, contro ogni tipo di privatizzazione, per il rispetto della democrazia e delle volontà dei cittadini. “E’ un documento che chiede di garantire il diritto all’acqua per ogni cittadino dgli stati membri, nella quantità minima del fabbisogno quotidiano che è di 50 litri procapite, di garantire che ciascuno sia in grado di poterlo pagare come servizio per un importo non superiore al 3 per cento del proprio reddito e soprattutto che sia un bene non soggetto a privatizzazioni” ha spiegato Valerio Fontana del Comitato Acqua Bene Comune oltre che attivista del Movimento 5 Stelle.  

A Termoli il percorso affinchè l’acqua possa tornare pubblica è ancora tutto in salita, nonostante una delibera votata dal consiglio all’unanimità nel 2013 che riconosceva l’acqua come bene comune e privo di rilevanza economica, dando seguito anche al referendum popolare del 2011. Era il 1993 quando il Comune firmò il primo contratto con la Sigesa, diventata poi Crea e ora Acea. Anni in cui con la società ci sono stati anche diversi contenziosi. Da tempo i comitati e la Fondazione Milani chiedono di procedere spediti con i passaggi tecnici necessari, anche in considerazione delle continue proroghe al contratto ormai scaduto, ma al momento è tutto fermo, come spiega Marcella Stumpo. “Stiamo ancora aspettando che la Regione ci convochi come abbiamo chiesto per decidere il percorso insieme e tenere informati i cttadini. Il contratto con Acea sta di nuovo scadendo e probabilmente andremo incontro ad una nuova proroga. La società di diritto pubblico che geatisce l’acqua in Regione c’è già ed è Molise Acque, è necessario cambiare lo statuto e allargare la gestione fino alle case”. 

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