di ANNA MARIA DI MATTEO
Lo avevano annunciato qualche settimana fa: dalle promesse, ora i sindacati passano ai fatti. La vertenza Lavoro va affrontata nella sua globalità . Una vertenza che si divide in decine di rivoli e che coinvolge centinaia di lavoratori. Domani mattina partirà il presidio di Cgil, Cisl e Uil davanti alla sede della Giunta regionale. Perché, nonostante gli annunci, denunciano le organizzazioni sindacali, il governo regionale non ha dato una risposta, neppure una, alle tante, troppe vertenze aperte.
Con i sindacati ci saranno anche i lavoratori che da mesi attendono di conoscere il loro destino.
Gam, zuccherificio, protezione civile, Molise Dati, biblioteca Albino. Sono solo alcune delle vertenze aperte, ma l’elenco è ben più lungo, le cifre di questa catastrofe sono da brividi.
Ed è proprio questo che i sindacati tentano di dire al presidente della Regione: la crisi occupazionale, in Molise, ha raggiunto i livelli di guardia, ha ormai tutte le caratteristiche della vera emergenza.
E l’accusa che viene mossa a Frattura è quella di non essere riuscito ad affrontare il problema in questi due anni di mandato.
In assenza di risposte concrete, in assenza di un dialogo, più volte chiesto e mai ottenuto, i sindacati hanno deciso la mobilitazione.
La prima tappa è il presidio davanti a palazzo Vitale.
Nel frattempo, sempre domani, ma nel pomeriggio, Franco Spina e Susanna Pastorino della Cgil terranno una conferenza stampa, nella sede del sindacato, per focalizzare l’attenzione sulla situazione dei lavoratori della Protezione civile, della Molise Dati e della biblioteca Albino per denunciare – è l’accusa del sindacato, l’immobilismo del governo regionale.
Insomma, l’apertura di credito che le parto sociali hanno concesso fino ad oggi a Frattura è ormai scaduta. Ora si va allo scontro.
