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sabato, Aprile 20, 2024

Caso Di Paolo, assolta Anna Vincelli. I giudici: Nicola non è stato ucciso

AttualitàCaso Di Paolo, assolta Anna Vincelli. I giudici: Nicola non è stato ucciso

di GIOVANNI DI TOTA

La formula più ampia: il fatto non sussiste. In poche righe i giudici di secondo grado della Corte d’Assise di Salerno hanno così  assolto Anna Vincelli dall’accusa di aver ucciso il marito Nicola Di Paolo e il suo attuale compagno, Domenico Ciarlitto, di averla aiutata a nascondere le prove.
Un ribaltamento clamoroso della decisione del primo grado che aveva condannato a 14 anni la donna e a un anno di reclusione quello che all’epoca dei fatti era ancora il suo amante.
Decisive sono state le testimonianze, ammesse su richiesta della Cassazione che aveva annullato la sentenza di secondo grado, di tre persone che a Campodipietra avevano dichiarato ai carabinieri di aver visto Nicola Di Paolo nel loro paese una settimana dopo la notizia della sua scomparsa, avvenuta a Larino il 20 luglio del 2007.
Uno di loro lo aveva sentito addirittura chiedere un panino al bar. Dunque, stando alla sentenza di Salerno, Nicola Di Paolo, il muratore sparito nel nulla una notte d’estate di quasi otto anni fa, è ancora vivo. Ma, da quel 20 luglio, né sua moglie, né le sue figlie, né i genitori che chiedevano solo di poter riavere il corpo hanno avuto sue notizie. Un’ombra, la sua, che si è dissolta nel nulla delle nebbie processuali e investigative.
Oggi, per la giustizia italiana, a Larino il 20 luglio del 2007 non c’è stato nessun omicidio e Anna Vincelli e Domenico Ciarlitto sono due persone libere e innocenti. Il Procuratore ha annunciato che non ci sarà ricorso in Cassazione. Soddisfatti gli avvocati della difesa che dopo l’annullamento del secondo grado avevano visto riaccesa la speranza di poter capovolgere il verdetto di condanna.
Le motivazioni, annunciate entro i prossimi tre mesi, chiariranno cosa ha convinto i giudici di Salerno a escludere che Anna Vincelli abbia ucciso suo marito.

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