La temperatura è salita all’improvviso, anche se l’annuncio della conferenza stampa di Ruta era partito sabato. Ma appena uscite le prime agenzie e partite le prime telefonate su ciò che il senatore aveva scritto, letto e detto in piazza Pepe, al secondo piano di palazzo Vitale il clima è diventato elettrico.
Fino a questa mattina le ipotesi su ciò che avrebbe potuto dire Ruta non avevano incluso quello che Frattura ha subito come un vero e proprio aut aut. Tanto da fargli sbottare e mettere nero su bianco: il governatore eletto sono io. E commentare ai suoi più stretti tutto il suo stupore per un attacco così frontale.
Anche il capitolo Renzi è sembrato al presidente della giunta un passaggio forzato. Ruta sapeva che dal Molise quelle richieste erano già partite e che dal premier è attesa una risposta.
“Nessuno di noi – ha messo a sua volta nero su bianco Paolo Frattura – ha la bacchetta magica per risolvere i problemi per rispondere ai quali – ha aggiunto – in questo momento di difficoltà generale ritengo occorrano lavoro comune e unità di intenti”.
Tutti e due figli d’arte. Entrambi di scuola democristiana, tutti e due oggi nel Pd e più o meno renziani, sanno bene che l’ultimatum in politica non necessariamente corrisponde all’ultima spiaggia. Frattura ha fatto riferimento anche al rapporto di amicizia che lo lega al senatore e questo, d’altra parte, rappresenta proprio il segnale di quanto la distanza tra i due sia ormai massima. Sul piano politico il tentativo è comunque quello di gettare un ponte per ricucire uno strappo che, a giudicare dai temi che Ruta ha di nuovo gettato sul tavolo, sembra difficile da ricucire.
“Insieme – ha ribadito il presidente della Regione – con una visione politica precisa riusciremo a far sentire la nostra voce e a salvare il Molise. I protagonismi dei singoli – ha concluso – ci rendono solo più deboli”.
Nelle prossime ore si capirà se tra Roberto e Paolo, come si chiamano rispondendosi a vicenda, c’è stata una tempesta in un bicchiere d’acqua oppure se le due lettere aperte sanciscono la fine di una storia politica tra il Senatore Ruta e il Presidente Frattura.



