Intanto nel mirino finisce il servizio di Protezione civile smantellato da Salvatore Ciocca
Una situazione meteo critica, per altro annunciata da tempo, ha messo in ginocchio il Molise. Neve, bufera, alberi spezzati, circolazione difficile e in alcune zone impossibile, treni bloccati dagli alberi caduti sui binari, autobus fermi.
Una regione paralizzata, non dalle avversità metereologiche, che dovrebbero essere situazioni normali da queste parti, ma dalla incapacità di alcuni amministratori e della classe politica regionale.
L’emergenza ha evidenziato, ancora una volta, il totale disinteresse alle necessità dei cittadini da parte della Protezione civile, gestita da Salvatore Ciocca, ormai completamente smantellata.
Mezzi fuori uso senza assicurazione e senza revisione, in qualche caso con motori smontati e senza batterie, autisti licenziati, sala operativa affidata a due, tre persone monitoraggio territoriale azzerato.
Emblematica e ridicola l’immagine dei mezzi della Protezione civile bloccati e coperti da una valanga di neve, proprio davanti alla sede dell’Agenzia.
Ancora difficoltà per muoversi in tutta la regione, ma i casi più difficili si verificano, ovviamente, nel Molise altissimo ed in particolare a Capracotta ed Agnone. Una situazione di grave emergenza che ha messo a rischio perfino la vita delle persone bisognose del pronto intervento.
Nella notte, infatti, un caso proprio ad Agnone, dove un uomo a stento, e dopo tante sofferenze, è riuscito a raggiungere il locale ospedale e si è salvato, cosa impossibile, forse, se il malcapitato doveva raggiungere Isernia.
Nonostante simili paradossali situazioni, la politica regionale discute ancora sulla chiusura o sulla riconversione del Caracciolo.
L’emergenza neve,dunque ha rimesso al centro del dibattito la necessità di mantenere in vita l’ospedale di Agnone che serve una popolazione di oltre 30mila abitanti, in un’area fortemente disagiata.
A tal proposito, il giovane ingegnere agnonese, Danilo Di Nucci, ha girato un video amatoriale nel pieno della bufera, ed ha dimostrato le difficoltà per spostarsi in caso di emergenza.
Rispetto a tali immani disagi che mettono a rischio la vita delle persone, la politica regionale deve assumersi le proprie responsabilità e fare scelte oculate per tutelare la salute di tutti i molisani.
In caso contrario, sarebbe opportuno che Paolo Frattura e gli inquilini di palazzo Moffa si vergognassero del loro operato, chiedessero scusa ai loro elettori e facessero un passo indietro. A chiederlo sono gli stessi cittadini che li hanno votat!