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venerdì, Aprile 26, 2024

E se Roberto Ruta si dissociasse da se stesso?

AperturaE se Roberto Ruta si dissociasse da se stesso?

di MANUELA PETESCIA

Il silenzio del partito democratico molisano, che non spende mezza parola sulla sanità e meno di zero-colpi di tosse sul proprio leader locale, Paolo Frattura – il premio «Eureka» del conflitto di interessi nel mondo – è stato squarciato dal senatore Roberto Ruta: «Mi dissocio dalle scelte del Pd nazionale».
Il sospetto è che si tratti di un pallido e imbarazzante tentativo di distrarre l’attenzione dal fatto che ancora non si dissoci dall’unica “cosa” dalla quale dovrebbe prendere le distanze, se non vuole restare inghiottito dalle voragini ideologico-affaristiche che stanno distruggendo questa terra: il presidente della Regione.
Forse, e dico forse, Robertino spera di seminare un qualche tubero da utilizzare in futuro, per poter ricordare, all’occorrenza: «Eppur mi dissociai».
Ma da che? Da chi? Ma chissenefrega?
Non si può passare il tempo a lanciare pietre e nascondere mani, e con grande onestà Ruta dovrebbe riconoscere il suo errore e chiedere scusa ai Molisani per aver imposto alla guida della regione Paolo Frattura, visto che i risultati sono davanti agli occhi di TUTTI, perfino e soprattutto degli elettori di centrosinistra.
Cosa ne è stato del famoso patto di «rilancio politico e amministrativo», cosa ha prodotto di concreto la sceneggiata sul “marciapiede”?
Richieste di risarcimento, ecco cosa ha prodotto. E un supplemento di balle.
Roberto Ruta si dovrebbe dissociare, sì, ma da se stesso.

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