Più che una strada interpoderale quella che conduce alle contrade Sterparo, Casale San Felice e Codacchi sembra un percorso avventura. Fare lo slalom tra buche e dossi è la parte più semplice. Il vero problema è affrontare le frane, in perenne movimento: per salvare le auto occorre procedere a passo d’uomo, mentre in alcuni punti bisogna stare con gli occhi ben aperti se non si vuol finire giù. Ma per le numerose famiglie che vivono da queste parti questo non è un gioco, è un problema serio: ogni giorno tutti – studenti e lavoratori – sono costretti a sopportare disagi. Notevoli le difficoltà anche per il trasporto pubblico: i pullman – che finora hanno garantito sei corse giornaliere – fanno fatica a passare, ha denunciato Raffaele Stinziani, consigliere di minoranza al comune di Trivento: «Le frane avanzano, ma nessuno interviene, nessuno ci dà una mano – ha detto -: eppure su questa strada passano ogni giorno centinaia di persone. In tanti al mattino presto vanno a lavorare, in particoalre alla Sevel. E poi ci sono gli studenti. Il Comune sta facendo poco o nulla per porre un rimedio – ha detto ancora stinziani – anzi, dove è intervenuto ha solo sprecato tempo e soldi. A dicembre sono stati spesi 500mila euro per un intervento. Ma il problema resta irrisolto. In un punto la strada è saltata nuovamente». Una delle situazioni più critiche si registra in contrada Codacchi: un vasto fronte franoso e le infiltrazioni d’acqua oltre a compromettere del tutto la strada, mettono a rischio anche le case: «Ci sono alcune abitazioni a rischio frane, ma continuando di questo passo presto si dovrà chiudere anche la strada. Rischiamo – ha concluso Stinziani – di restare isolati».
Frane a Trivento, la minoranza insorge: case a rischio e contrade verso l’isolamento
