Attraverso un comunicato stampa, l’Asrem interviene per fare chiarezza sullo screening oncologico della mammella assicurato da mammografo mobile. Con una nota del direttore generale, Mauro Pirazzoli, l’Azienda sanitaria regionale fa sapere che la fine del finanziamento ministeriale delle attività progettuali relative agli screening oncologici ha determinato un processo riorganizzativo che ha interessato anche il servizio di mammografo mobile.
Senza tuttavia chiarire se il servizio sia attualmente in funzione o meno, Pirazzoli scrive che l’utilizzo del mammografo mobile “continuerà ad operare interamente gestito dalla ditta affidataria del servizio”.
La questione, in realtà, è diversa. La convenzione con la ditta affidataria è scaduta alla fine dello scorso anno e attualmente il camper che assicurava questo servizio a tutti i paesi del Molise è fermo. Pertanto, affermare che il servizio al momento è bloccato e un dato oggettivo e incontrovertibile. A smentire la smentita dell’Asrem restano quindi i fatti che vanno ben oltre le parole
Prendiamo tuttavia atto della sollecitudine con la quale i vertici della sanità molisana sono intervenuti su una questione che in realtà rischiava di rimanere nascosta. L’attività assicurata dal camper itinerante con mammografo a bordo ha assicurato per anni una efficace attività di prevenzione capace di salvare la vita a molte donne interessate da questa forma diffusissima di cancro.
L’averla di fatto fermata in attesa di riorganizzare tutte le attività di screening oncologico sulla base del finanziamento regionale, lascia inalterato il problema. Nessun servizio di mammografo mobile è al momento presente sul territorio. Questo è quanto, un fatto, ripetiamo, difficilmente smentibile. Delle due l’una, allora, o il servizio è attivo, cosa che non è, oppure non resta che sperare nelle affermazioni tutte coniugate al tempo futuro che provengono dall’Asrem. Il camper continuerà ad operare, dicono, e noi continueremo a vigilare affinché ciò avvenga.
