Davvero un bel segnale. Al consiglio comunale monotematico di Agnone, convocato per discutere delle iniziative da prendere in difesa del Caracciolo, erano presenti anche gli amministratori dei Comuni dell’Alto Molise e dell’Alto Vastese. Sono stati compatti nel firmare un documento da inviare ai presidenti delle Regioni Abruzzo e Molise, al ministero della Salute e ai prefetti, affinché ci si impegni seriamente – e non più solo a parole – per ottenere una volta per tutte il riconoscimento dello status di ospedale di area disagiata, un diritto fondamentale per questo territorio, ma che alla luce degli ultimi provvedimenti è stato rimesso in discussione. “Il decreto Lorenzin – ha detto il sindaco di Agnone Michele Carosella – preoccupa non poco, perché ora non c’è più quel riconoscimento che i precedenti provvedimenti davano per scontato. Ma i requisiti ci sono tutti – ha detto ancora il primo cittadino – : per molti Comuni ci vuole oltre un’ora per raggiungere il pronto soccorso più vicino, ossia quello di Isernia. Questi tempi si allungano notevolmente quando nevica, quando piove o c’è nebbia. Senza dimenticare che le strade sono disconnesse e il territorio è perennemente condizionato dai dissesti idrogeologici”. Ma il Caracciolo di Agnone è importante – anzi, vitale – anche per i comuni abruzzesi. Che ora invitano i politici a uscire allo scoperto, a mettere da parte gli ordini di scuderia e a dimostrare con i fatti di tenerci davvero al presidio ospedaliero altomolisano: “Sì, parlamentari e consiglieri regionali devono uscire allo scoperto – ha detto Enzo Fangio, assessore comunale di Castiglione Messer Marino -: devono dimostrare se tengono più alla loro poltrona o ai cittadini che rappresentano. Finora non si sono impegnati perché temono di perdere il favore dei loro presidenti”. Intanto a maggio si entrerà nel merito del ricorso al Tar contro il piano operativo. Ma la battaglia in difesa del Caracciolo – che ha trovato naturalmente pieno sostegno anche da parte delle minoranze – deve giocarsi anche sul terreno della politica regionale: “Bisogna contrastare la politica locale – ha detto il consigliere comunale Lorenzo Marcovecchio –: a livello regionale si stanno adottando decisioni, non solo sulla sanità, che penalizzano fortemente l’Alto Molise. E sono decisioni che non vengono da Roma. Stanno preservando il loro bacino di voti, penalizzando la nostra zona per favorire aree più importanti”.