«Sul piano per gli insediamenti produttivi di Monteroduni sono state dette falsità per screditare il mio operato. A partire dai lavori, che in realtà sono stati appaltati, seppur in via provvisoria». Lo ha precisato il sindaco Custode Russo, dopo le accuse mosse dal circolo del Partito democratico: «Solo una parte del Pd locale, quello che ha perso le ultime elezioni comunali, sta creando questo tam tam mediatico per ostacolare il progetto. In realtà noi stiamo facendo da apripista agli altri Comuni, stiamo portando avanti le procedure seguendo le disposizioni della Regione e del ministero. A gennaio è stata disposta l’aggiudicazione provvisoria dell’appalto a due ditte. Sono in corso le verifiche dei requisiti (Certificati antimafia, fallimetari, ecc.). Se avranno esito positivo, si procederà all’aggiudicazione definitiva e alla successiva consegna dei lavori». Il primo cittadino ha inoltre chiarito che le aziende che ne faranno richiesta avranno i terreni senza problemi. L’individuazione dei lotti, infatti, è prevista in una fase successiva. Si tratta cioè di due procedimenti separati: «Il Comune di Monteroduni ha dato avvio a due distinti procedimenti, l’uno riguardante la realizzazione della viabilità e dei servizi a rete dell’area per gli insediamenti produttivi, l’altro preposto alla formazione del piano particolareggiato Pip. I due procedimenti, nati in contemporanea, viaggiano separati e indipendenti l’uno dall’altro. Il Comune si sta dotando del piano particolareggiato; è stato individuato un percorso con le strutture regionali per raggiungere tale obiettivo. Per favorire l’insediamento di piccole e medie aziende, questa Amministrazione si è attivata nella maniera più corretta e celere possibile. Le aree idonee a tale scopo sono state, fortunatamente, già occupate». Sul ricorso Tar e sulle diffide da parte dell’Ance Molise e dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Russo ha detto: «Sono sciocchezze. Non ci sono mafiosi e camorristi al Comune. Tutte le procedure – ha concluso il sindaco di Monteroduni – sono state portate avanti con la massima trasparenza, attenendoci a quanto chiesto dalla Regione e dal ministero».