I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Antonio Federico e Patrizia Manzo, hanno presentato una interrogazione in Consiglio per chiedere chiarimenti sul bando per il nuovo direttore della Fondazione Molise Cultura e sull’intera gestione del settore in regione, ancora sprovvisto di una legge che lo regolamenti.
<<Pare – scrivono il grillini sul loro blog – che per dirigere la principale fondazione culturale del Molise basti il diploma, forse in virtù del fatto che tutti devono poter avere le stesse possibilità di ambire alla poltrona. Peccato che siano anche altri i requisiti richiesti per l’incarico di nuovo direttore della Fondazione Molise Cultura. Oltre al diploma, infatti, serve essere molisani, ma soprattutto occorre aver trascorso tre degli ultimi cinque anni alla direzione di un “ente di promozione culturale”. Non solo: bisogna essere in “possesso di documentata esperienza e professionalità nel campo dell’informazione e della comunicazione”. E allora no: l’incarico non è accessibile a chiunque, anzi. A leggere bene l’avviso pubblico contenuto nella DGR 48/2015 – proseguono i pentastellati – il bando appare essere pensato per tutti, ma cucito per qualcuno in particolare. Malelingue? Chissà, magari anche questa volta, come qualche mese fa, ci scopriremo profeti sull’assegnazione del bando all’associazioneMeMo! Tuttavia, il problema è più ampio. Nell’ottobre 2013 quando si svolse un Forum regionale della Cultura durante il quale vennero realizzate le audizioni degli operatori del settore, per l’adozione di un Testo Unico sulla Cultura. Un Testo al momento scomparso, magari dimenticato in un cassetto.
Per aprire quel cassetto e, più in generale, per fare chiarezza del sistema culturale molisano – spiegano – abbiamo presentato una interrogazione al presidente Frattura, articolata in quattro punti. Vogliamo sapere come sono stati individuati i requisiti per formulare l’elenco di candidati idonei all’incarico di Direttore della Fondazione Molise Cultura, quali saranno i criteri di scelta, in particolare, per individuare il nuovo Direttore e come si intende riorganizzare le funzioni della stessa Fondazione. Vogliamo inoltre sapere – concludono manzo e Federico – perchè il Testo Unico della Cultura non è ancora giunto al vaglio della IV Commissione Permanente>>.